Il musical, genere che in questi ultimi anni sta tornando alla ribalta e conquistando una grande fetta di pubblico, si fonde, nell’opera prima dei Salvio, con il mito classico greco e latino
ALGHERO - Stasera, alle ore 21, sarà ancora una volta tempo di musical. Nell’Anfiteatro di Maria Pia, nell’ambito della Rassegna estiva “Festivalguer” va, infatti, in scena “Eco e Narciso–il Musical” di Nicola e Gianfranco Salvio. La produzione, interamente sarda, giunge finalmente nel capoluogo della Riviera del Corallo, dal quale provengono la maggior parte dei partecipanti al progetto.
Il musical, genere che in questi ultimi anni sta tornando alla ribalta e conquistando una grande fetta di pubblico, si fonde, nell’opera prima dei Salvio, con il mito classico greco e latino. Si tratta di una produzione particolare, che vede al centro della scena la rivisitazione dei grandi temi che da sempre arrovellano l’umanità. Il mito di Eco e Narciso funge cosi da catalizzatore di tutta una serie di dubbi e crucci, che nel musical sono analizzati e riproposti in chiave moderna. Il dono di Eco a Narciso, al quale la ninfa innamorata regala le parole dell’amore, rappresenta il dono che ogni essere umano può ricevere, ma che spesso non è saputo utilizzare, per l’incapacità di infondere sentimento nelle “Parole”.
La punizione degli dei, che per invidia tolgono alla generosa Eco la parola e a Narciso la capacità di provare sentimenti, esprime anche il senso profondo di un castigo, che dovrebbe condannare Narciso, e insieme a lui l’umanità insensibile e immeritevole. Dovrebbe, se non fosse che un bene così prezioso, come la capacità di esprimersi, con sentimento, ma anche con razionalità, non è un semplice regalo di cui beneficiare, ma una capacità, che si autoalimenta, affrancandosi, nelle metafore del musical, dalla condizione divina per trasformarsi in abilità ed estro solamente e completamente umani. La Parola, ipostasi delle potenzialità umane, piegherà quindi la volontà divina. E lottando con gli strumenti umani, arte e scienza, storia e civiltà, odio e amore, offrirà al racconto un finale tanto interessante quanto inaspettato.
La tappa algherese di Eco e Narciso, che segue il successo ottenuto al Teatro Verdi due mesi fa, riproporrà, sulle note di Gianfranco Salvio e le liriche di Nicola Salvio, le capacità canore dei giovani interpreti sardi: Francesca Dettori nella parte della Musa narrante a Enrico Fauro in quella di Zeus; Emiro nel ruolo di Narciso e Sabrina Mura nella parte di Era; Ilenia Romano interprete de La Parola e Carlo Dessanti nel ruolo di Apollo; Eleonora Deffenu voce di Nemesi ed Eco, interpretata da Rossella Madarese. Il lavoro dei cantanti sarà ancora una volta messo in risalto dalle maestrie tecniche dello staff, che segue questo musical ormai da quasi un anno: Titti Sisto e Paola Delrio per le luci; scenografie di Grazia Sini, coreografie di Livia Lepri e trucco di scena di Luisella Lai.
Meritano particolare attenzione i costumi di Mario Cocco, stilista da sempre impegnato in collaborazioni artistiche con compagnie teatrali e di danza, che per quest’occasione ha ideato particolari abiti di scena, costruiti sui personaggi e pensati per trasmettere il vigore del mito e la profondità delle emozioni umane.
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