ALGHERO - «Un nuovo paradosso nella Riviera del Corallo, un comune senza amministrazione politica, ma con due portavoce a spese della cittadinanza. Visto il periodo di ristrettezze economiche dove le priorità sono altre, mai ci saremmo aspettati che potesse accadere una cosa del genere, ancora di più vista la decadenza dello stesso Chessa con la fine del mandato sindacale di Lubrano». Così Christian Mulas, dell'associazione Mondonuovo, interviene in merito al cambio avvenuto a Sant'Anna con la nuova nomina della sassarese Maria Antonietta Izza nel ruolo di Portavoce e la contemporanea riconferma dello stesso Giovanni Chessa, lo storico portavoce degli ex sindaci Tedde e Lubrano nello stesso ruolo (da Sant'Anna parlano di errore nella trascrizione del provvedimento commissariale n° 2, tale da inficiare la validità della determina dirigenziale del 31 dicembre e annunciano un chiarimento nella giornata di giovedì) [LEGGI].

«In un momento come questo di estrema difficoltà che attraversa Alghero, dopo mesi e mesi di malgoverno, oggi ci troviamo a subire ancora gli effetti di un'assenza amministrativa che però si pensava potesse essere sopperita dal Commissario straordinario. Ma cosi non sembra essere visti i primi passi incerti e alcune dubbie decisioni assunte da chi oggi guida il Comune di Alghero» continua Mulas che si limita ad indicare alcuni dei gravosi che la città di trascina. «Il mancato introito dei parcheggi, la città sempre più sporca, la necessità di un'adeguata programmazione nei vari settori strategici, la devastazione subita dalle palme, la questione ancora aperta del posizionamento della posidonia e dunque la pulizia per tempo degli arenili, gli stagionali dell'Aimeri, le società partecipate, per non parlare della programmazione urbanistica e del commercio».

Nella foto: Christian Mulas, dell'associazione Mondonuovo