Nel secondo incontro della Commissione Urbanistica si cominciano a delinerare le proposte provenienti dall´Asi e dall´Autorità portuale sul Piano Urbanistico Comunale
PORTO TORRES - Convocata dal presidente Carlo Cossu, si è svolta ieri la prevista commissione Urbanistica sul Piano Urbanistico Comunale, strumento che predispone le basi per il raggiungimento di obiettivi di crescita e di sviluppo del territorio, ancora in fase di analisi e confronto verrà approvato dal consiglio comunale prevedibilmente il prossimo settembre. Prima di raggiungere la fase di adozione del Piano Urbanistico da parte del Consiglio si deve rispettare un cronoprogramma che prevede tutti i primi giovedì del mese la riunione della commissione urbanistica. Nel secondo incontro, avvenuto giovedì 9 gennaio si è sottolineato come all’interno del Puc rientra il Piano sull’area industriale da concordare con l’Asi, il Piano regolatore del Porto, il Piano particolareggiato e il Centro Matrice. «Anche il Piano di assetto idrogeologico deve essere presente all’interno del Puc - sostiene il Presidente Cossu – così come la valutazione ambientale strategica (Vas) la cui prima fase dovrebbe partire tra febbraio e marzo. Per quanto riguarda l’Asinara è stato chiesto al Prof. Macciocco di recepire anche il Piano regolatore dell’isola per avere una visione unitaria».
L’intervento dell'architetto Maciocco prende in considerazione gli atti di pianificazione territoriale sovraordinati e gli accordi procedimentali votati in consiglio comunale e conformi alla normativa regionale e nazionale. Da definire l’incontro con l’autorità portuale, per conoscere le linee guida del piano regolatore del Porto, ancora in fase di modifica, «ma credo - sostiene Maciocco – vi sia l’intenzione di eliminare il Porto turistico nella foce del Rio Mannu, una questione di forte carattere ambientale». Sull’organizzazione dello spazio del Porto, l’architetto Maciocco opera una distinzione tra porto civico e porto industriale. Ed ecco il punto: quale sarà la destinazione del Porto Civico e del Porto Industriale?. L’architetto Maciocco propone un potenziamento nel porto civico, della nautica da diporto, riducendo la sezione destinata alla portualità passeggeri (cosiddetta area commerciale), con una separazione ideale dell’ingresso delle grandi navi e l’ingresso delle barche da diporto.
«Nelle bozza progettuale elaborata dall’’autorità portuale, risulta ridotta la banchina di attracco della Grimaldi – prosegue Maciocco – e credo che quell’area possa essere utilizzata per una maggiore espansione della città sul mare, da riservare anche alla passeggiata. Due sono le darsene da destinare alla nautica da diporto». Nel progetto illustrato dal prof. Maciocco l’ingresso a est del porto civico viene sostituito da un imboccatura occidentale. Su questo punto il Presidente della commissione portualità Piras ha ribadito, che il nuovo Piano regolatore del Porto è stato modificato sulla scorta dell’adeguamento tecnico funzionale votato dall’attuale Consiglio Comunale e perciò va rispettato. Il Sindaco Beniamino Scarpa interviene per sottolineare due ordini di problemi, quello relativo alle linee guida del Piano regolatore del Porto che sono in una fase di modifica avanzata e pertanto difficili da stravolgere ai fini della progettazione esecutiva, e il secondo inerente il ruolo dell’autorità portuale che intende esercitare la sua competenza nella programmazione del Puc.
Diversi interventi si sono succeduti da parte dei componenti la commissione, Gilda Usai e Luciano Mura concordano sulla riqualificazione dell’area di Fiume Santo e la sua valorizzazione anche turistica. Il consigliere Congiatu evidenzia la fase di grande responsabilità e di attenzione dell’amministrazione nella programmazione del Puc, valido per il futuro della città. Mentre Gianluca Tanda interviene sui parametri per l’edificabilità nel centro storico.La commissione decide di riaggiornarsi nella prossima seduta prevista per febbraio, dopo l’incontro con l’Asi e l’Autorità portuale per trovare insieme una linea comune sugli aspetti metodologici e di contenuto, da presentare prima al Consiglio e infine alla Regione.
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