Pierpaola Pisanu
24 novembre 2005
Il Vel Marì chiede i danni al Comune di Alghero
Alla diffida spedita all’amministrazione comunale lo scorso 18 agosto, la cooperativa La Luna, ha fatto seguire un ricorso al tribunale amministrativo regionale chiedendo che l’ente locale tenga fede ai patti sottoscritti il 13 aprile del 1999

ALGHERO - Il comune fa orecchie da mercante alla diffida dei proprietari del Vel Marì. Non solo. Ai solleciti affinchè venga rilasciata l’autorizzazione definitiva per esercitare attività alberghiera, il consiglio comunale algherese risponde all’unanimità con una commissione d’inchiesta per indagare sul percorso di un iter che ha portato una struttura originariamente adibita a colonia estiva per bambini e disabili, a trasformarsi in albergo, dall’invidiabile collocazione, sulla spiaggia di Fertilia. Ma non si è fatta attendere la reazione dei titolari della struttura. Alla diffida spedita all’amministrazione comunale lo scorso 18 agosto, la cooperativa La Luna, ha fatto seguire un ricorso al tribunale amministrativo regionale chiedendo che l’ente locale tenga fede ai patti sottoscritti il 13 aprile del 1999, quando diversi soggetti del territorio avevano sottoscritto un accordo di programma per l’attuazione del Programma Integrato d’Area “Alghero - Golfo dell’Asinara”, che prevedeva la realizzazione di diverse opere pubbliche in collaborazione con privati. Compreso il progetto di recupero della struttura sulla spiaggia di Maria Pia, da adibire a Centro Vacanze. Ora la cooperativa La Luna, visto il silenzio del comune, ha affidato le sue richieste di classificazione alberghiera, alle vie legali e per mezzo del suo avvocato Fabio Maria Fois, ha presentato al Tar una richiesta di risarcimento danni contro l’amministrazione comunale di Alghero.
Nella foto il Vel Marì
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