Giovedì 6 marzo è prevista la prossima riunione del Puc, con aggiornamenti sul piano regolatore del porto e dell'area industriale. Le decisioni future riguardano la possibilità di uno sviluppo del porto turistico o del porto commerciale
PORTO TORRES - Il trasporto via mare sta assumendo sempre maggiore importanza per i porti italiani e , in particolare per il porto di Porto Torres, che occupa una posizione privilegiata rispetto alle principali rotte del Mediterraneo e distante poche centinaia di km dalle aree europee industrializzate. La perdurante crisi economica, la concorrenza nazionale e internazionale e la sempre più diffusa sensibilità per l’ambiente dovrebbero obbligare gli organi decisionali locali a fare scelte diverse rispetto al passato. In un ottica non più provincialistica ma di sistema, per uno sviluppo economico duraturo nel tempo diventa necessario migliorare i servizi portuali, un adeguamento delle infrastrutture per un trasporto razionale e veloce. La priorità rimane quella di una pianificazione ordinata degli interventi da fare.
Il Puc rappresenta per la città portuale, industriale e si spera turistica, come si auspica diventi in futuro Porto Torres, uno strumento fondamentale, anche per uno sviluppo economico equilibrato che tenga conto delle esigenze e delle potenzialità della città, in un ambito di tutela ambientale e di salvaguardia della qualità della vita, obiettivi possibili se inseriti all’interno di una massima condivisione delle scelte fra tutti i soggetti interessati. Le questioni urbanistiche ed ambientali vanno affrontate senza cadere nei ricatti incrociati tra le parti, coinvolte nella scelta delle linee di intervento del Puc. Occorre che il piano regolatore portuale e il piano dell’area industriale, ancora in corso di elaborazione coniughino le varie necessità, indicando come prioritari il rispetto delle intese deliberate dai consigli comunali che hanno tenuto conto di un coinvolgimento pubblico dei cittadini, recuperando eventuali ritardi dell’autorità portuale e del consorzio industriale, senza spinte decisionistiche sulle aree di competenza del comune di Porto Torres e sulla pianificazione del porto e delle aree industriali, che però devono essere coerenti con le linee guida già approvate.
Il Piano urbanistico portuale, ancora da approvare da parte delle autorità competenti, all’interno del Puc avrà una distinzione sull’organizzazione dello spazio e sulla destinazione che avranno il porto civico e lo scalo industriale. L’architetto Macciocco nell’ultima riunione sul Piano urbanistico comunale aveva proposto un potenziamento della nautica da diporto all’interno del porto commerciale, riducendo la sezione destinata ai passeggeri, tenendo presente che nella pianificazione elaborata dall’Autorità portuale, la banchina d’attracco della compagnia Grimaldi risulta ridotta e quindi l’area può essere utilizzata per avere maggiore espansione della città sul mare, da riservare anche alla passeggiata. Un’ampia zona urbana non emarginata, in cui si possono sperimentare momenti di vita congiunta tra città e porto. Le linee guida approvate dal consiglio comunale prevedono il prolungamento dei moli di ponente fino a coprire il bacino commerciale dai venti dei quadranti di levante.
Il consigliere Massimo Piras sostiene che l’ormeggio situato nel bacino commerciale delle navi traghetto sia fondamentale per la città e l'obiettivo delle autorità competenti è quello di portare le navi traghetto alla banchina Segni, liberata dal vincolo della secca storica. Ci si chiede se tutte queste esigenze siano coniugabili, se la eventuale realizzazione della cosiddetta “fascia di rispetto” destinata al turismo e a possibili spazi pubblici, potrà essere realizzata, rispettando lo spazio oggi utilizzato dalle attività commerciali del porto e le misure previste dal Prp. Intanto per giovedì 6 marzo è prevista la prossima riunione del Puc, con aggiornamenti circa l’elaborazione del Vas ( Valutazione ambientale strategica) dei Piani industriale e portuale.
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