M. P.
31 marzo 2014
Continuano sul lungomare Balai i lavori per la realizzazione della pista ciclabile. Ma il cantiere sta creando qualche malumore dovuto agli aspetti legati al traffico per il restringimento della carreggiata
PORTO TORRES - Continuano sul lungomare Balai i lavori per la realizzazione della pista ciclabile. Ma il cantiere sta creando qualche malumore. Il progetto, finanziato dalla Regione, e predisposto dall’amministrazione comunale, si inserisce nell'ambito di un programma integrato per lo sviluppo urbano e la mobilità ciclabile nell’area vasta di Sassari, per il completamento del collegamento ciclabile tra la fascia costiera, l’area portuale, il centro storico e l’area archeologica. L’intervento del primo lotto, che si dovrà concludere nell’ottobre 2014, consiste nella naturale prosecuzione della pista ciclabile già esistente, che si sviluppa come collegamento tra due punti (Renaredda – Balai vicino). La pista ciclabile sarà larga 2,3 metri, onde evitare una riduzione eccessiva della carreggiata stradale, un tratto rialzato con una pendenza dell’1% e, seguirà le quote del marciapiede esistente, delimitato da una cordonata classica in calcestruzzo vibrato, in cui si sta posizionando alla sua base una zanella per il deflusso delle acque piovane. Per permettere la realizzazione del percorso destinato a chi va in bici saranno eliminati parte dei posteggi che costeggiano il lungomare.
Ma il cantiere sta creando qualche malumore, sia per gli aspetti legati al traffico per il restringimento della carreggiata, sia per quanto riguarda l’imminente avvio della stagione balneare che vedrà la prosecuzione dei lavori, iniziati in ritardo poiché l’azienda aggiudicatrice dell’appalto non presentava i requisiti necessari per avviare i lavori (azienda che è stata sostituita dalla ditta Ledda costruzioni), e interrotti più volte a causa del maltempo. Il consigliere Pier Paolo Congiatu durante la riunione urbanistica, aveva proposto di interrompere i lavori nella stagione estiva, per evitare disagi a chi si recava al mare, per riprenderli subito dopo. Per facilità di gestione del progetto, l’intervento è stato suddiviso in 4 tratti, e si è preferito incominciare dal quarto tratto, che inquadra i piazzali di Balai, fino alla connessione con la pista ciclabile esistente, per la necessità di concludere i lavori prima dei festeggiamenti in onore del Santo Gavino patrono e rendere la zona accessibile.
La ragione, aveva spiegato il geometra Silvio Cambula, responsabile unico del procedimento, per cui non era stato avviato il primo tratto, che inquadra la pista ciclabile tra la Piazza della Renaredda e l’istituto Nautico, era dovuta all’esigenza di non creare disagio alle scuole. Il quel tratto stradale, in corrispondenza delle scuole superiori, considerata la dimensione della carreggiata e la necessità di mantenere degli spazi a parcheggio, sono previsti interventi anche sul marciapiede nel lato destro, realizzando un taglio e ripristinando il cordolo, così da ottenere lo spazio di passaggio necessario. La pista ciclabile oltre che spazio di percorrenza, linea di mobilità lenta, diventa luogo di orientamento e conoscenza del paesaggio attraversato, con indicazione dei luoghi di interesse e delle distanze chilometriche principali.
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