Monica Caggiari
20 dicembre 2005
Ad Alghero come nel resto d’Italia una corsa al regalo senza sfarzi
Il freddo polare che ha caratterizzato quest’ultimo fine settimana prima di Natale, pare aver raggelato anche l’apertura dei portafogli a molti algheresi. Questo è quello che i commercianti del centro storico hanno sottolineato a più riprese lo scorso sabato, ravvisando, quasi all’unisono, un tenore piuttosto basso delle vendite natalizie

ALGHERO - Tra i molti interpellati di varie categorie commerciali sono solo pochi, tuttavia, che hanno voluto parlare. Una “timidezza” forse eccessiva, visto che il commerciante ha quotidianamente a che fare con clienti, più o meno sconosciuti, e che, in alcuni casi pare più dettata da una forte voglia di tenere per sé un andamento commerciale che poi così negativo non è. Nelle gioiellerie, nei negozi per supplementi d’arredo, passando per librerie e boutiques d’abbigliamento, si notano acquisti di minore entità. «Proponiamo sconti su alcuni articoli, per garantire un’offerta che soddisfi un po’ tutte le tasche», così la maggior parte degli interpellati, che attendono per i giorni proprio a ridosso del Natale un’ultima corsa agli acquisti. In alcuni casi è stato anche segnalato che l’accensione tardiva degli addobbi luminosi ha “distratto” molti acquirenti, che perciò pare abbiano preferito fare una capatina a Sassari. Ma è anche vero che l’atmosfera natalizia c’è comunque, magari solo in alcune vie, più che in altre, come lamentano molti commercianti delle zone circostanti. A beneficiare di un clima più festoso sono quindi ancora una volta più che altro gli esercizi centrali, addobbati a regola d’arte e abbelliti con le ridondanti luminarie volute dall’amministrazione comunale. Vere e proprie attrazioni di questi giorni antecedenti Natale e Capodanno, che si contrappongono all’assenza, a dire il vero un po’ rattristante, di decori natalizi nelle periferie o in zone ugualmente commerciali, come Via XX Settembre alta e le rispettive intersezioni, per non parlare della scarna Piazza Sulis. I soldi girano, tuttavia, in ogni caso e le cose sembrano non andare poi così male, nonostante la mancanza d’acquisti cospicui e di un certo valore, che molti clienti pare riservino alle proprie esigenze più che al presente per gli altri. Un trend “al risparmio”, che accomuna Alghero al resto del Bel Paese e che però pare non aver demoralizzato i più piccoli, giustamente all’oscuro della recessione dilagante e senz’ombra di dubbio felici, in attesa del dono da scartare sotto un albero di Natale, che, anche se più povero, resta l’emblema di uno dei momenti più magici dell’anno.
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