Pierpaola Pisanu
4 gennaio 2006
Campi polivalenti, non supermercati Un'utopia Alghero Viva
Mancano spazi pubblici da destinare a servizi di quartiere: la colpa è della gestione arbitraria, dalla giunta Baldino a quella attuale, delle aree dove spesso fioriscono supermercati

ALGHERO - La città langue di spazi per i giovani, il sociale e le stesse attività scolastiche. Buona l’idea dei campi polivalenti di quartiere, recentemente proposta durante un incontro organizzato a San Francesco al quale ha preso parte l’assessore regionale alla pubblica istruzione e sport Elisabetta Pilia. Ma resterà un’utopia secondo il movimento politico Alghero Viva, finchè si continuerà a non programmare la scelta di aree e strutture pubbliche da destinare alle iniziative ludico-culturali e formative per la collettività. «Questo perché manca alla base una pianificazione urbanistica», secondo il gruppo politico che invita il Comune a non supplire alla mancanza di adeguati spazi pubblici per questa finalità, toccando quelli legati al sistema scolastico che peraltro «non sempre sono di proprietà comunale», viene precisato in una nota del coordinamento di Alghero Viva. Se Alghero si trova nella situazione di non poter disporre di porzioni di città da destinare ad attività per i ragazzi, secondo il movimento politico, è a causa della gestione che Alghero Viva giudica “arbitraria”, delle aree destinate a servizi di quartiere e che «volutamente sono state utilizzate per altri scopi contro gli interessi generali della città, - prosegue la nota - a partire dalla Giunta Baldino fino all’attuale guidata da Marco Tedde». Il gruppo che fa capo in consiglio comunale a Carlo Sechi e Pino Tilloca, non rinuncia a fare qualche esempio: «L’area dove dovrebbe sorgere la Piazza dei Mercati, che in aperto contrasto con la filosofia dei campi polivalenti di quartiere, è stata destinata ad altro privando peraltro lo stesso quartiere e la scuola adiacente di uno spazio importante dove poter praticare varie attività sportive», denuncia Alghero Viva. Ma ce ne sono altre secondo il movimento politico: «L’area adiacente la nuova caserma dei carabinieri di via Don Minzoni, quella compresa tra via XX Settembre e via Mazzini e infine l’area dove sorgeva l’ex Consorzio agrario, destinate a supermercati».
Nella foto Carlo Sechi
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