M. P.
22 settembre 2014
Interrogazione urgente del consigliere del gruppo misto di minoranza, Gianluca Tanda sullo spostamento, chiesto dalla Capitaneria di porto, delle motobarche da pesca in un’area che crea problemi di sicurezza, legali e assicurativi
PORTO TORRES - «l’Amministrazione Comunale di Porto Torres non può sottacere a questo modo comportamentale messo in atto dall’Autorità Portuale che penalizza in modo univoco solo il settore della pesca», così il consigliere comunale del gruppo misto di minoranza, Gianluca Tanda che ha presentato un’interrogazione urgente relativa al recente avviso di trasferimento, inviato dalla Capitaneria di porto agli armatori delle sei motobarche da pesca ormeggiate nel tratto iniziale della banchina Alti fondali (Darsena Nuova) in cui si prevede che sei motobarche da pesca si spostino nel tratto di banchina compreso tra il distributore di carburante e il pontile in concessione all’Ati. Nell’interrogazione si evidenzia come la flotta peschereccia di Porto Torres è stata tra le più numerose e importanti d’Italia e che dette attività, anche al giorno d’oggi, se pur ridimensionate, sono basi importanti dell’economia turritana, soprattutto, in funzione della crisi persistente che investe gli altri settori economici produttivi (zona industriale e del trasporto portuale).
«In uno scenario di questo tipo credo che economie così dette storiche rappresentino (per chi opera in mare) il bene primario e il mezzo indispensabile per lavorare e per garantire sostegno alle proprie famiglie e per tale ragione hanno necessità di essere tutelate, difese e sostenute e non come purtroppo sta avvenendo soprattutto per il settore della pesca», ha sottolineato Tanda nel documento, in cui si precisa che il settore della pesca risulta scarsamente aiutato dalla legislazione vigente, preso di mira e penalizzato con il cronoprogramma emesso dalla Capitaneria di Porto di Porto Torres in data 18 settembre 2014. Nell’area in cui verranno trasferite, le motobarche saranno poste a pacchetto: ormeggiate, rispetto al proprio asse della lunghezza, su più file parallele alla banchina e ormeggiate una all’altra.
Il consigliere Tanda rileva che una scelta di questo tipo crea problemi di: sicurezza, assicurativi, legali e di aumento del carico di lavoro. Infatti ci sarebbero precari spazzi evolutivi per tutte le imbarcazioni, considerando che le stesse hanno una lunghezza variabile tra i 15 e i 30 metri e lo spazio evolutivo di sicurezza è il doppio della loro lunghezza: spazio necessario perché imbarcazioni di questo tipo operano anche in condizioni meteo sfavorevoli sopratutto adesso che si sta avvicinando la stagione invernale. Inoltre si legge nella nota che l’imbarco e lo sbarco avvengono mediante il passaggio su altre imbarcazioni (questo aumenta le situazioni di pericolo per il lavoratore), tra l’altro per poter disormeggiare la propria imbarcazione occorre anche disormeggiare e ormeggiare le altre imbarcazioni che si trovano davanti. Queste due attività sono di difficile copertura assicurativa, aumentano il carico di lavoro dell’equipaggio e sono praticabili solo alla presenza dei comandanti di tutte le motobarche.
Altra considerazione è che nel cronoprogramma non risulta poi nessun posto assegnato alla singola imbarcazione la quale teoricamente dovrebbe sistemarsi dove trova spazio. Su queste premesse il consigliere comunale, Gianluca Tanda chiede in conclusione al Sindaco Beniamino Scarpa se « si sta intervenendo nei confronti dell’Autorità Portuale e della Capitaneria di Porto per far sospendere il cronoprogramma del 18 settembre 2014, che obbliga lo spostamento delle motobarche da pesca e se si sta prendendo in considerazione, come da tutti auspicato, il trasferimento delle imbarcazioni, in tempi brevi, presso la futura nuova darsena destinata alla pesca».
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