SASSARI - «I soldi della Regione ci sono, ma anche lo Stato deve fare la sua parte». Così l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Laura Paoni, replica al consigliere provinciale di Forza Italia, Toni Faedda. In un’interrogazione estremamente critica nei confronti del governo regionale, Faedda aveva chiesto all’assessore Paoni di «verificare l’entità delle somme effettivamente destinate dalla Regione ai corsi universitari di Architettura, Scienze ambientali e Scienze delle produzioni marine». Prendendo come riferimento la denuncia mossa pubblicamente dall’amministrazione comunale di Alghero, il consigliere provinciale aveva espresso forti riserve sul taglio delle risorse regionali destinate ai corsi che hanno sede nella capitale della Riviera del Corallo. «Non è così – ha precisato Laura Paoni – nell’agosto dello scorso anno i due atenei sardi e la Regione hanno stipulato una convenzione per la costituzione di un fondo globale». La cifra messa a disposizione dal governo Soru si aggira attorno ai 13 milioni di euro, di questi il 35 percento spetta a Sassari. «L’Università di Sassari ha previsto di ripartire quei soldi tra tutte le Facoltà e i corsi di laurea», ha ribadito l’assessore alla Pubblica Istruzione. Non esiste nessun «caso Alghero», insomma. Semmai, i problemi con cui deve fare i conti Architettura, così come Scienze Politiche, Lettere, Lingue e altre, «riguarda la gestione del corpo docente», dice Paoni. È un problema, conclude l’assessore, «di cui deve farsi carico il governo nazionale».