SASSARI - Se il meteo indica che le temperature sono in netto calo, a Sassari la politica cittadina vede il termometro segnare cifre agostane. Nonostante la vittoria del centrosinistra che ha incoronato sindaco Nicola Sanna, dopo delle travagliate primarie, sia arrivata solo pochi mesi fa, le frizioni all'interno delle maggioranza, sorte già all'indomani dell'insediamento a Palazzo Ducale, non paiono placarsi.

Spaccature, quasi totalmente, legate alla composizione della giunta. Una squadra assessoriale che vede numerosi consiglieri dimissionari e di questi quasi nessuno riconducibile alle correnti che poi hanno preso la guida regionale, provinciale e cittadina del Partito Democratico. Cabras, Spissu, Ganau, Lotto tutti uniti (chi più, chi meno) per Soru, ma nel governo turritano di loro uomini neanche l'ombra. Questa la principale accusa dei, così detti, "dissidenti" democratici che chiedono a gran voce un rimpasto. Passaggio che, come detto, pur essendosi tenute le elezioni solo pochi mesi fa, potrebbe avvenire all'indomani di due importanti appuntamenti.

Uno è quello di venerdi, con la convocazione dell'assemblea provinciale del Pd alle 17.30 presso la sala convegni della municipale di Sassari, dove verrà nominata la segreteria e votata la direzione e poi, altro momento rilevante per le sorti del Comune turritano, quello successivo con la riunione della segreteria regionale a Sanluri. Un bivio cruciale non solo per Sassari, ma anche per la Regione. Infatti è quasi certo che entro l'anno o al massimo i primi dell'anno prossimo, verranno cambiati anche alcuni assessori della giunta Pigliaru.

Nella foto: Ganau, Sanna e Lotto al momento della vittoria elettorale