Antonio Burruni
29 aprile 2006
Ppr: il dibattito in aula
Approvata con i voti della maggioranza di centro destra la delibera con ottanta proposte di modifica al Piano Paesaggistico, dopo due sedute di consiglio

ALGHERO - Con i sedici voti favorevoli espressi dalla maggioranza ed i tre contrari dell’opposizione, è stata approvata nella tarda mattinata di oggi la delibera con le osservazioni ai Piani Paesistici Territoriali del Comune di Alghero. Nella lunga seduta del consiglio comunale non sono mancati i momenti di polemica e confronto tra le parti. Per il capogruppo di Forza Italia Giancarlo Piras sono troppi i punti oscuri nelle direttive giunte sull’argomento dalla Regione, che, a suo dire hanno impedito alla città di avere il nuovo Puc e rischiano di congelarne la crescita. Il rappresentante della Margherita Vittorio Curedda ha messo in risalto il fatto che mentre nel resto dell’isola il rapporto tra prime e seconde case è di uno a quattro, ad Alghero è molto maggiore e ha chiesto di fare un netto distinguo tra investimenti e speculazioni di mercato. Mauro Manca dell’Udc punta il dito sul pressappochismo di chi assume importanti compiti in Regione, attuando politiche che hanno come conseguenza il turismo da “panino e birra”. Mentre è stato Isio Camboni, capogruppo di Città Futura a proporre una convergenza su punti comuni «per schierarsi in maniera unitaria davanti al nemico». Il capogruppo di An Adriano Grossi ha dichiarato il suo disaccordo per il buonismo che si stava diffondendo nell’aula consiliare. «Non capisco come il governatore della Sardegna Soru possa ritenere Fertilia, Santa Maria La Palma e Guardia Grande non borgate, ma case sparse - ha detto - Non capisco come si possa preparare un programma comune per tutta l’isola, senza prendere in considerazione le diverse realtà locali, che hanno certamente differenti esigenze e prospettive». Si chiede inoltre come si possa essere favorevoli ad una legge regionale che incentiva gli imprenditori a disinvestire sulle coste per far convogliare le risorse nell’entroterra, ma poi non vuole sacrificare una parte di quel territorio per costruire infrastrutture. L’ultimo intervento è stato quello di Pino Tilocca, che ha detto no alla barriera di cemento che rende tutti i luoghi uguali, facendo perdere le caratteristiche peculiari della costa algherese. Su richiesta del consigliere Camboni è stata convocata una riunione di capigruppo e dopo oltre tre quarti d’ora la discussione è ripresa con le dichiarazioni di voto. E´ stato il sindaco Tedde a prendere la parola per primo chiedendo che le settantasette osservazioni presentate nella proposta dell’amministrazione venissero votate come unica voce. Proposta che non è piaciuta a Tilocca, che ha visto sfumare per i consiglieri di opposizione la possibilità di esprimere un punto di vista sulle singole osservazioni: «Mi state togliendo il diritto di esprimere il mio voto», ha dichiarato. La delibera viene approvata con sedici voti favorevoli della maggioranza e tre contrari. I cinque emendamenti dell’opposizione sono stati bocciati.
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