ALGHERO - “Usare le mani risveglia la mente”. Questo slogan, scritto su uno striscione appeso alla parete, riassume il senso della mostra che per due giorni è stato possibile visitare nella Torre di San Giovanni in Largo San Francesco. Parliamo della “II mostra di lavori del Laboratorio di Creatività e Arte Terapia Integrata”, a cura della Caritas Alghero-Bosa. Sono stati oltre 35, tra volontari ed artisti, a presentare le opere ai visitatori, con la supervisione di Don Lorenzo Piras, direttore diocesano. Quadri, piatti, piccola oggettistica, tegole, terracotte e maschere di cartapesta hanno mostrato alcune potenzialità degli artisti,che hanno seguito per un anno il laboratorio destinato a persone sofferenti di patologie mentali, nato grazie ad un progetto biennale finanziato dall’8 per mille alla Chiesa Cattolica. Con il contributo, è stato acquistato un forno, indispensabile per la lavorazione della terracotta, con cui sono stati realizzati una serie di manufatti artigianali. Con ulteriori fondi poi è stata inoltre attrezzata una piccola sala computer che verrà utilizzata per ospitare un primo corso base di informatica. L’esposizione che rappresenta la sintesi del primo anno di attività del laboratorio, non è importante di sicuro per il valore artistico delle opere in vetrina, quanto per il significato che riveste in un’ottica di integrazione sociale di chi soffre di patologie mentali. L’obbiettivo è fargli condividere il cammino con una società che deve mostrarsi aperta e solidale, perché nei rapporti umani, andare avanti insieme è la chiave per raggiungere i traguardi della vita. Parole come affetto, amicizia, accoglienza e gioia, ricorrono in molte delle opere esposte. L’iniziativa di realizzare una seconda mostra, dopo quella che si è svolta lo scorso mese di dicembre, si è concretizzata grazie alla spinta della gente che chiedeva di ripetere l’esperienza. In quella occasione furono oltre 500 i visitatori. Cifra superata durante questo fine settimana.


nella foto l´esposizione nella torre San Giovanni