M. P.
17 marzo 2015
Interrogazione del senatore Pd Silvio Lai al Ministro Lupi sulle modalità di nomina del nuovo commissario alla guida dell’Autorità portuale del Nord Sardegna
PORTO TORRES - Non c’è pace per l’Autorità portuale del nord Sardegna. La notizia della nomina dell’ex presidente del porto di Trieste, Marina Monassi, alla guida dell’Autorità portuale del Nord Sardegna (Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci) preoccupa non tanto per il curriculum di tutto rispetto del nuovo commissario ma tanto per le modalità che sottendono la designazione fatta dal Ministro Lupi. Per Silvio Lai, senatore del partito democratico, la scelta del Ministro prelude all’accoppiamento con Cagliari: un'unica sede che segnerebbe la fine dell’Autority del nord Sardegna.
«In queste ore il ministro è certamente impegnato su altri fronti delicati ma intorno alle autorità portuali sappia che non ci saranno distrazioni da parte dei parlamentari e delle regioni. Mi colpisce che mentre in alcune autorità si va verso le richieste delle terne per procedere alle nomine definitive, nell’autorità portuale del nord dell’isola si prosegue con commissari, per di più in spregio al territorio. Se questo è un modo per anticipare per via ministeriale la riforma delle autorità portuali, sappia che il Parlamento e i territori devono essere sentiti e tenuti in ampia considerazione». Lo afferma il senatore Lai a margine di un’interrogazione inviata al Ministro dei Trasporti Lupi che fa riferimento in premessa alle notizie apparse in questi giorni sugli organi di informazione.
Mentre per l’Autorità di Cagliari viene chiesto agli enti locali di procedere con la predisposizione delle terne dei possibili candidati alla Presidenza, ad Olbia, dopo un anno di commissariamento dell’Ammiraglio Nunzio Martello, si continua ad andare avanti senza che vengano riavviate le procedure per la nomina del Presidente. «Sembrerebbe – scrive Lai - che sia stato già individuato il nome del nuovo commissario dell’autorità portuale del Nord Sardegna e che il Ministro starebbe per firmare il decreto di nomina, senza confronto con il territorio e i propri rappresentanti e mentre da altre parti si procede con nomine definitive. Non siamo contrari alle riforma e alla riduzione delle autorità portuali in Italia, purché si faccia alla luce del sole e senza che siano in pochi a fare i sacrifici».
La preoccupazione del senatore del Pd è che questa scelta sia un modo per anticipare la annunciata riforma delle autorità portuali che porterebbe la Sardegna ad avere un solo ente chiamato a gestire tutti gli scali dell’isola, senza un quadro nazionale e senza una discussione in parlamento. Da qui la decisione di interrogare il Ministro per chiarire quale siano gli intendimenti del governo. «La scelta dell’accorpamento delle due attuali authority – scrive Lai - deve tener conto delle peculiarità del nostro territorio ma deve soprattutto puntare a garantire il necessario sviluppo degli scali marittimi sardi. Per questo motivo è necessario che gli enti locali possano svolgere un ruolo importante nella decisione che dovrà comunque essere assunta dal parlamento».
Al Ministro Lupi viene chiesto dunque «a che punto sia la riforma delle autorità portuali e quali siano gli accorpamenti previsti, se corrisponda al vero che si stia per firmare la nomina del nuovo commissario per l’autorità del Nord Sardegna, se il governo stia pensando di procedere all’accorpamento in un unico ente e, in caso di risposta affermativa, se non ritenga utile avviare tutte le necessarie interlocuzioni con le istituzioni locali per arrivare ad una decisione definitiva che vada nella direzione del potenziamento e dello sviluppo degli scali marittimi dell’isola», conclude Lai.
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