Le LINEE GUIDA DEL PUC, votate in totale solitudine dalla attuale maggioranza che sostiene la Giunta Tedde, non possono essere che rappresentative di una grave mancanza di dialettica politica -all’interno del Consiglio Comunale- fra chi governa e chi invece sta all’opposizione.
Il PUC è strumento di programmazione straordinaria, quindi di rilevante importanza per il futuro della Città e dei cittadini che ci vivono; fissa le politiche di sviluppo territoriale per i prossimi 20/30 anni e, in quanto tale, non potrà mai essere frutto delle intuizioni (pur fra le più nobili) di una sola porzione della Assemblea Civica
E’, pertanto, strategicamente importante che il Piano Urbanistico Comunale possa essere patrimonio condiviso della comunità locale affinché, pur nel naturale avvicendamento delle Coalizioni che governeranno la Città, venga garantita la sua regolare ed organica attuazione senza dover correre rischi di frequenti “adeguamenti snaturanti” ad arbitrio di chi è di turno al governo cittadino.
Se oggi possiamo infatti vantare le qualità dell’attuale Piano Regolatore Generale, nonostante la sua vigenza trentennale, ciò è proprio perché –a suo tempo- fu promosso un approfondito dibattito democratico esteso alle diverse componenti istituzionali, economiche, sociali e culturali che -dalle scelte del PRG- avrebbero poi potuto trarre nuove opportunità di crescita, di maturazione culturale e di sviluppo economico.
L’approvazione delle LINEE GUIDA ad iniziativa della sola maggioranza consiliare, rende esile la essenza del documento stesso; ma soprattutto ufficializza l’isolamento della coalizione di governo cittadino rispetto a tutte le altre componenti, politiche e non, della comunità algherese e getta pesanti ombre su un auspicato felice approdo del PUC.
E’ sì un primo passo in avanti, ma purtroppo è un falso passo. Ne è dimostrazione il fatto che le LINEE GUIDA DEL PUC siano state approvate già prima della definizione del Piano Strategico di Alghero (Alghero 2020), di cui si è pubblicamente parlato in una recente conferenza.
Il mancato sincronismo fra i diversi atti di programmazione economica e territoriale degrada il valori degli atti medesimi e crea sfiducia fra i cittadini sulla loro efficacia democratica.
Il Coordinamento dei Riformatori Sardi invita, pertanto, le Forze Politiche sostenitrici della Giunta Tedde affinché vogliano riconsiderare la metodologia fino ad ora seguita affinché possano essere creati i veri presupposti per il nuovo Piano Urbanistico Comunale.
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