Diventa maggiorenne il Seminario che ha formato i migliori jazzman dell’isola nel decimo anniversario della scomparsa della sua ispiratrice, la maestra Chironi. Masterclass internazionale con David Linx e Diederik Wissels. Nel cast i contributi di Carla Bley, Andy Sheppard e Rita Marcotulli
NUORO - E’ un’edizione importante, quella del Seminario Nuoro Jazz inaugurata mercoledì 23 agosto per andare avanti fino al 2 settembre: l’iniziativa organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro, con la direzione artistica di Paolo Fresu, diventa infatti maggiorenne. La diciottesima volta di quella che è ormai una delle realtà più consolidate nel panorama italiano della didattica jazz, coincide con un’altra ricorrenza significativa per il sodalizio culturale che fa base nel capoluogo barbaricino: dieci anni fa scompariva infatti Antonietta Chironi, colei che nel 1989 ideò il seminario.
Con una dedica speciale alla sua prima artefice, le undici giornate all’insegna della teoria e della pratica jazz al via quest’oggi registrano un primo dato rilevante: gli iscritti sono centoventicinque, confermando la tendenza positiva delle ultime edizioni. Supera così quota duemila il numero totale di quanti sono passati dalle parti di Nuoro in questi diciotto anni per perfezionarsi o imparare come si suona il jazz. Buona la percentuale degli allievi in arrivo dall’altra parte del Tirreno, compresi cinque stranieri: due francesi, due greci e una spagnola. L’età va dai quattordici ai cinquantaquattro anni. Come sempre, la classe di canto è la più affollata, con trentasei partecipanti. Interessante exploit della tromba: saranno in diciotto a prendere lezioni da Paolo Fresu. Con quindici iscritti ciascuna, pianoforte e chitarra si spartiscono la terza posizione davanti alle classi di sassofono (undici), batteria (dieci), contrabbasso (sette) e flauto (uno).
Gli orari delle lezioni – che si svolgeranno alla scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in Via Tolmino) - sono strutturati in modo da permettere a tutti gli allievi di partecipare, indipendentemente dal proprio livello di preparazione, sia ai corsi teorici sia a quelli strumentali: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Nel pomeriggio spazio anche alle prove di gruppo e alle classi di musica d’insieme: aperte a tutti gli iscritti, serviranno a preparare il saggio finale che, come sempre, suggellerà il Seminario (il 2 settembre).
Il corpo docente è quello ormai collaudato da tempo. Vi si riconoscono diversi nomi fra i più rappresentativi della scena jazzistica italiana: Maria Pia De Vito (per la classe di canto), Tino Tracanna (sassofono), Roberto Cipelli (pianoforte), Attilio Zanchi (contrabbasso), Tomaso Lama (chitarra), Ettore Fioravanti (batteria), Riccardo Parrucci (flauto e tecnica Alexander), Elisabetta Antonini (propedeutica al canto jazz), oltre allo stesso Paolo Fresu (tromba e flicorno), sono i titolari dei corsi strumentali; quelli teorici si affidano invece a Bruno Tommaso (“I segnali di Charles Mingus” il titolo del suo corso), Corrado Guarino (musica d´insieme), Giovanni Agostino Frassetto (flauto e corso di base d’armonia e tecnica dell’improvvisazione) e Luca Bragalini (“Jazz plays Jazz: storia della musica jazz attraverso i tributi”).
Anche quest’anno completano l’offerta didattica due masterclass: la prima è al solito condotta da un jazzista di spicco della scena internazionale: dopo Miroslav Vitous, Butch Morris, Airto Moreira, Uri Caine e John Abercrombie, a salire in cattedra stavolta (dal 29 al 31 agosto) è il cantante belga David Linx coadiuvato dal pianista olandese Diederik Wissels, suo abituale partner musicale. Con la seconda masterclass (il 31 agosto) il seminario apre invece la consueta finestra sulla musica tradizionale sarda: il compito spetta stavolta a Gavino Murgia, sassofonista nuorese attento al patrimonio etnomusicale isolano (e già allievo della prima edizione del Seminario).
Undici giorni a scuola di jazz, dunque, ma non solo: parallelamente al fitto palinsesto d’impegni didattici, l’immancabile rassegna di concerti serali propone anche quest’anno un’ampia passerella di musicisti e gruppi di primo piano del jazz italiano e internazionale. Affascinante come sempre il palinsesto concerti che contempla oltre le presenze dei musicisti del corpo docenti, stelle mondiali nel firmamento jazzistico contemporaneo.
Smesse per una sera le vesti d’insegnante al corso di batteria del seminario, Ettore Fioravanti indosserà domani quelle di concertista per guidare il suo sestetto Belcanto, formazione attiva dal 1995 e dedita, come suggerisce il nome, alla ricerca di punti d’incontro fra la cantabilità e la solarità della musica italiana con la tecnica improvvisativa del jazz. Con Fioravanti un altro musicista di casa ai corsi nuoresi, Tino Tracanna (sax soprano e tenore), e poi Achille Succi (sax alto e clarinetto basso), Giuseppe Caruso (trombone), Stefano De Bonis (pianoforte) e Giovanni Maier (contrabbasso).
Prima di vederlo impegnato accanto a Carla Bley nel progetto “Dinner Music” (in programma lunedì prossimo, 28 agosto) il pubblico di Nuoro avrà modo di apprezzare Andy Sheppard in duo con Rita Marcotulli. Quello del sassofonista (tenore e soprano) inglese e della pianista romana è un sodalizio artistico nato dalla comune passione per il cinema di Truffaut, cementato attraverso un’intensa attività concertistica e consegnato alle tracce di un disco di prossima uscita, “On the edge of a perfect moment”, che presta anche il titolo al loro concerto di sabato (26 agosto).
Per una sera, quella di lunedì prossimo (28 agosto), la rassegna si trasferisce al Teatro Eliseo per ospitare il suo appuntamento più prestigioso: al centro dei riflettori, la grande pianista, compositrice, arrangiatrice e direttrice d’orchestra americana Carla Bley impegnata a guidare l’Orchestra Jazz della Sardegna e due ospiti del calibro di Andy Sheppard e del bassista Steve Swallow attraverso le partiture di “Dinner Music”, la coproduzione dell’Ente Musicale di Nuoro, dell’associazione Blue Note Orchestra di Sassari e del festival Time in Jazz che ha debuttato con successo nove giorni fa a Berchidda.
A suggellare la rassegna dei concerti, l’immancabile saggio finale di tutti gli allievi del Seminario Jazz. Per tradizione, questo appuntamento conclusivo è sempre qualcosa di più di una semplice prova del lavoro svolto nell’arco delle undici giornate di immersione nella teoria e nella pratica jazzistiche. Quest’anno l’atto conclusivo del Seminario si annuncia itinerante, come suggerisce il titolo dell’evento, “Pellegrinaggio”, che il 2 settembre vedrà allievi e docenti impegnati a suonare lungo il percorso che da Mamoiada porta al Santuario di San Cosimo.
Altri concerti si saranno intanto tenuti a latere della rassegna: sabato mattina (26 agosto) si rinnova per il terzo anno consecutivo l’appuntamento con il jazz nel Carcere di Badu ‘e Carros: a portare la musica fra i detenuti del penitenziario nuorese saranno stavolta Rita Marcotulli e Andy Sheppard. Consueta tappa anche al Museo Nivola di Orani: il 31 agosto (ore 19) sono di scena Paolo Fresu e Gianmaria Testa, reduci dall’omaggio a Leo Ferré che li avrà visti impegnati la sera prima a Nuoro insieme all’E.S.P. trio.
A completare il fitto calendario di impegni, la presentazione del libro “Paolo Fresu Talkabout”, una “biografia a due voci” curata da Luigi Onori e dallo stesso trombettista berchiddese per le Edizioni Stampa Alternativa/Nuovi equilibri, e la conferenza “La religione del Blues: dadi, crocicchi e denti di alligatore”, un viaggio tra Africa, Caraibi e Mississippi guidato dal musicologo Luca Bragalini alla ricerca dei retaggi musicali africani: questa sera alle ore 18 alla biblioteca “S. Satta”.
La diciottesima edizione del Seminario Jazz è organizzata con il contributo dell’Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Nuoro, dell’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Educative del Comune di Nuoro, della Fondazione Banco di Sardegna, e con la collaborazione dell´Istituto Superiore Regionale Etnografico, del Comune di Mamoiada e della Pro loco di Orani.
Per ulteriori informazioni si può contattare l’ENTE MUSICALE DI NUORO al numero 0784 36 156 e visitare il sito www.entemusicalenuoro.it
Nella foto Paolo Fresu
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