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S.A. 7 agosto 2015
Tappa di Dromos a Baratili: c´è Chucho Valdés
Dromos trasforma Baratili San Pietro in un laboratorio sulla pace: oggi il grande teorico della non violenza Johan Galtung partecipa a "Utopie all´orizzonte", giornata evento con dibattiti e incontri. E in serata spazio alla musica con l´icona del jazz afrocubano Chucho Valdès


BARADILI - Tappa particolarmente significativa per Dromos: oggi (venerdì 7 agosto), il festival sosta a Baratili San Pietro per una giornata ricca di appuntamenti che, all'atteso concerto (ore 22) di un'autentica icona del jazz afrocubano come Chucho Valdés con il progetto Irakere 40, fa precedere un intenso pomeriggio di dibattiti e incontri, racchiusi nel titolo "Utopie all'orizzonte": un'approfondita riflessione in più momenti sul tema che caratterizza questa diciassettesima edizione del festival, "I have a dream - L'Utopia necessaria".

Una giornata-evento che trasformerà il minuscolo paesino dell'Oristanese in un laboratorio di ricerca sulla pace con al centro la tematica dello straniero, impreziosita dal contributo di Johan Galtung, matematico e sociologo norvegese tra i più autorevoli ideologi mondiali della non violenza: nato a Oslo nel 1930, Galtung è infatti il fondatore della disciplina accademica di Studi per la Pace, oltre che ideatore di "Transcend International" (rete globale che attualmente collega più di cinquecento operatori, tra mediatori, professionisti di peacekeeping, ricercatori, giornalisti, insegnanti e studenti, autori e artisti di oltre ottanta nazioni) e autore di numerosissime pubblicazioni e mediatore in altrettanti conflitti.

"Utopie all'orizzonte" comincia al Centro sociale alle 15,30 con un laboratorio sull'interazione sociale e la trasformazione dei conflitti, destinato ai bambini dai sei ai dieci anni, curato da Erika Degortes, direttrice di Transcend Peace University e cofondatrice del Galtung - Institute for Peace Theory and Peace Practice (ingresso libero su prenotazione al numero 0783310490). Dalle 16,30 le attività, presentate e coordinate dal giornalista Nicola Pinna con la partecipazione di Elisa Piras, si trasferiscono alle Cantine Madau: si parte con una tavola rotonda intitolata "Avanzare in forza dei sogni" che vede discutere e confrontarsi soggetti attivi a vario titolo in diversi ambiti sociali e culturali in cui il concetto stesso di utopia si declina in modo sorprendente. Operatori sanitari che lavorano a stretto contatto con la malattia mentale, come Gianfranco Pitzalis, direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Oristano o Alessandro Coni, direttore del Dipartimento Salute Mentale di Sanluri, ma anche attivista e fondatore di numerose associazioni finalizzate al sostegno delle famiglie dei sofferenti mentali e al supporto diretto dei pazienti stessi (come l’Associazione Andalas de Amistade, che promuove percorsi di guarigione attraverso il trekking in diverse parti del mondo tra cui l’Himalaya e che presenterà la sua attività e offrirà del cibo).

Dal mondo della scuola porta la sua testimonianza Patrizia Mercuri, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo San Donato di Sassari, che vanta il duplice primato di scuola più antica della città di struttura con maggior presenza di stranieri. Non manca il punto di vista dell'arte, con l'intervento del pittore Salvatore Garau, e quello delle istituzioni territoriali affidato al sindaco di Baratili San Pietro Renzo Murru e due differenti testimonianze sulla condizione di emigrato: con il giornalista, sardo di origine, ma cittadino statunitense dal 2000 Pietro Porcella, testimone della questione razziale a New York e con Hajar Belghazal, nata e cresciuta in Marocco, residente a Cagliari, ricercatrice in ingegneria geofisica e musulmana impegnata nel dialogo interreligioso. Con loro anche la già citata Erika Degortes, con il suo punto di vista internazionale affinato nella sua attività con istituzioni e organizzazioni.

Dalle 18 spazio a Johan Galtung con una lezione sulla situazione mondiale contemporanea che sarà la base di discussione del successivo dibattito, "L'utopia e l'Ethos europeo. La crisi è l'inizio" in cui l'illustre studioso norvegese di teorica e pratica del metodo non-violento dialoga con Vinicio Busacchi, professore associato di Filosofia Teoretica all'Università di Cagliari, nonché rappresentante nazionale dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG). Nel frattempo per le vie di Baratili San Pietro troveranno spazio le produzioni ecosostenibili realizzate da ex detenuti seguiti dall’UEPE e da pazienti del Centro di Salute Mentale di Nuoro, (con il sostegno degli operatori della Cooperativa Sociale Scenari Verdi di Nuoro), e una mostra del Centro per l’Autonomia per Sofferenti Mentali (servizio del PLUS distretto di Oristano, gestito dalla Società Cooperativa CTR Onlus, in collaborazione con il Centro di Salute Mentale della Asl di Oristano); i produttori di vernaccia, dal canto loro, animeranno la riedizione dell’operazione "Vernaccia Clandestina", che ha lo scopo, oltre che di presentare il prodotto locale, di valorizzare la ricchissima varietà delle tipologie di vernaccia, un prodotto unico, per l’unicità dei processi di produzione, di invecchiamento e di consumo.

Non solo: collegata alla giornata c'è anche una raccolta fondi per progetti di integrazione: a Baratili sarà infatti presente un banchetto informativo dell'associazione "Sostieni l'utopia", cui tutti gli interessati potranno lasciare la propria offerta. La raccolta delle donazioni, che proseguirà anche a cavallo di Ferragosto anche nelle giornate di Mamma Blues a Nureci e sul web (secondo modalità che saranno definite nei prossimi giorni), andrà a costituire un fondo che sarà ripartito tra i migliori progetti di integrazione presentati, a partire da settembre, dalle scuole elementari sarde con presenza di alunni stranieri. A decidere i destinatari e garantire sulla corretta assegnazione dei fondi sarà un Comitato di garanzia composto da esperti e studiosi di queste tematiche.

Calato il sole, entra in campo la grande musica. Alle 22 si accendono i riflettori del Parco Comunale su uno dei più prestigiosi ospiti musicali del festival: la leggenda del jazz afrocubano Chucho Valdés. Classe 1941, vincitore nella sua lunga carriera di cinque premi Grammy e tre Latin Grammy, il pianista, compositore e arrangiatore di Quivicán sbarca in Sardegna alla testa di una nutrita formazione di giovani musicisti - composta da Yaroldy Abreu Robles (percussioni, voce), Dreiser Durruthy Bombalé (Batás, lead vocals), Rodney Barreto (batteria, vocals), Gastón Joya (double Bass, Vocals), Manuel Machado (tromba), Ariel Bringuez (sax tenore), Carlos Dimet (trumpet), Rafael Águila (sax alto) e Reinaldo Melián (tromba) - per proporre Irakere 40, il recente progetto con cui rivisita e reinterpreta la musica dello storico gruppo Irakere, che ha co-fondato nel 1973 e con cui ha suonato fino al 2005. La serata si chiude sempre all'insegna delle sonorità caraibiche col dopofestival, intorno alle 23.30, nella piazza centrale di Baratili San Petro con Kike Quintana nel concerto Son de Cuba, in cui l'eclettico e versatile musicista offre un repertorio che spazia dal latin jazz alla musica tradizionale cubana: sones, güarachas, merengue e cumbias.

Nella foto: Chucho Valdes



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