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A.B.
26 agosto 2015
Rete ospedaliera: Arru incontra sindaci Mandolisai
«L´obiettivo è garantire lo stesso diritto alla salute a tutti i sardi», ha dichiarato l´assessore regionale della Sanità

CAGLIARI - «Il verbo giusto non è tagliare. É migliorare. Vogliamo riorganizzare e riqualificare il sistema in modo da garantire lo stesso diritto alla salute a tutti i cittadini sardi, anche nei territori disagiati come il Madrolisai». Così, l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, questa mattina (mercoledì), a Cagliari, davanti ai sindaci dei Comuni che ricadono nel distretto sanitario di Sorgono, riuniti su invito dell’assessore in uno dei numerosi incontri organizzati per rispondere ai dubbi ed ai timori delle popolazioni locali in merito al piano di Riforma della rete ospedaliera.
Un piano “aperto al dibattito pubblico”, ha sottolineato l’assessore, ma che non può essere snaturato nella sua essenza, che è quella di elevare la qualità delle prestazioni sanitarie in un sistema di rete integrato caratterizzato dalla collaborazione e dalla condivisione. Un metodo basato, prima di tutto, sulla sicurezza delle cure per i cittadini e sulla volontà di assicurare a tutti, in eguale misura, risposte appropriate e tempestive. L’obbiettivo della Riforma è quello di «ritornare a un uso appropriato dell’ospedale per acuti – dichiata Arru – e programmare correttamente le strutture alternative all’ospedale, cosa che finora non era stata fatta».
Al centro della riforma, quindi, non ci sono ne i posti letto, ne le distinzioni fra territori, bensì un sistema integrato che permetta ai sardi di avere la garanzia di un trattamento di emergenza-urgenza forte ovunque si trovino, di poter usufruire tutti, in egual modo, di cure altamente specializzate e di fare sì che i posti letto per acuti siano utilizzati correttamente, dando spazio alle strutture alternative, previste per legge e mai attivate in Sardegna.
Nella foto: l'assessore regionale Luigi Arru
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