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S.A.
14 settembre 2015
Asel: no a chiusura Prefettura Oristano
E´ l´Asel Sardegna ad opporsi alla chiusura della sede oristanese di cui ripercorre la storia, appoggiando le proteste del comune

ORISTANO - «L'istituzione della Prefettura di Oristano cinquanta anni fa ha rappresentato una conquista dell'Autonomia regionale alla quale non possiamo rinunciare». E' l'Asel Sardegna ad opporsi alla chiusura della sede oristanese di cui ripercorre la storia: «dopo una dura vertenza con lo Stato nacque la Provincia come strumento di partecipazione e di sviluppo di oltre cento piccoli Comuni del centro Sardegna, che avevano nella Città di Oristano un punto di riferimento politico, economico, amministrativo, sociale e culturale fondamentale».
«Con la paventata soppressione della Prefettura e l'aggregazione con la Provincia di Nuoro, senza nulla togliere alle capacità ed ai valori che hanno rappresentato e rappresentano nella storia delle vicende isolane questo territorio, non solo è un arretramento dello Stato rispetto ai doveri di solidarietà nei confronti delle aree più povere del Paese, ma crea un vuoto pericoloso oltre che dannoso che non possiamo assolutamente consentire» spiegano dall'associazione degli enti locali.
Anche per queste ragioni, l'Asel Sardegna, l'Associazione Sarda delle Autonomie Locali, «si schiera con l'iniziativa assunta dal Comune di Oristano, condividendone le ragioni e gli obiettivi e parteciperà attivamente alla mobilitazione di tutti gli enti locali della Sardegna, a tutela delle popolazioni e delle altre istituzioni oristanesi».
E in tale contesto sollecita «il Consiglio Regionale, la Giunta e il Presidente della Regione, i Deputati e i Senatori, i Partiti politici regionali, le Organizzazioni Sindacali e tutte le Rappresentanze economiche e sociali della Sardegna a prendere ufficialmente posiszione contro la decisione del Governo, anche perchè gli organismi che lo Stato deve mettere a disposizione della nostra Isola devono trovare corrispondenza con i processi di riforma delle autonomie locali, riservate alla competenza costituzionale e statutaria esclusiva della Regione Sarda».
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