Il Distretto di Oristano tira le somme sui Piani Locali Unitari Servizi alla Persona, che vedono concludersi la programmazione triennale
ORISTANO - È positivo il bilancio del Plus, che si avvia a concludere la programmazione triennale ad Oristano. I progetti per far fronte alle emergenze sociali, i servizi per l’assistenza domiciliare, il centro per l’autonomia sono i fiori all’occhiello di un’attività che chiuderà il triennio con un’altissima percentuale di impiego delle risorse disponibili. «Dei 5milioni 229mila euro trasferiti, il Plus ha impegnato 5milioni 116mila euro per gli interventi programmati per l’assistenza nei ventiquattro comuni aderenti – spiega il sindaco di Oristano Guido Tendas - Sfioriamo il 98percento della spesa segno della capacità del sistema a rete di tradurre in azioni concrete i progetti deliberati». «I Piani Locali Unitari dei Servizi sono lo strumento attraverso il quale i comuni, in forma associata, attuano la programmazione integrata quale strumento strategico per la gestione del sistema dei servizi sociali», ricorda l’assessore comunale ai Servizi sociali Maria Obinu. Dal 2010, il Plus abbraccia ventiquattro Comuni (assieme al capofila Oristano, Allai, Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Milis, Narbolia, Nurachi, Ollastra, Palmas Arborea, Riola Sardo, Samugheo, San Vero Milis, Santa Giusta, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Solarussa, Tramatza, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani e Zerfaliu), la Asl 5 e la Provincia di Oristano.
I servizi attualmente attivi nel Plus dell’Ambito del Distretto di Oristano sono: il Centro per l’Autonomia per i sofferenti mentali, il servizio per le Emergenze Sociali, i Punti Unici di Accesso, il servizio di trasporto dei disabili ai centri di riabilitazione, il Registro pubblico distrettuale delle assistenti familiari e sportello di mediazione. Sono gestiti dal Plus anche il Centro antiviolenza e la casa di accoglienza per donne e minori vittime di violenza Donna Eleonora ed i servizi per il contrasto delle povertà estreme. «Tra i servizi più importanti attivati quello per le emergenze sociali che ha impegnato 98mila euro, 177mila euro per sostenere la spesa per le rette a favore dei minori, 43mila 500euro per il Centro antiviolenza, 898mila euro per il Centro per l’autonomia distrettuale a favore dei sofferenti mentali, 472mila euro per il trasporto disabili ai centri di riabilitazione, 225mila euro per la compartecipazione spesa struttura socio sanitario di Samugheo», osserva Obinu. «Una delle emergenze sociali, la diffusione della malattia di Alzheimer, ci vede impegnati con la stipula di un protocollo di intesa con l’Istituto Santa Maria Bambina di Oristano per l’apertura del centro diurno per le persone affette da questa terribile patologia – prosegue l’assessore – Nelle more dell’attivazione del Centro da qualche giorno è stato attivato il servizio di trasporto al centro diurno di Abbasanta con la collaborazione delle Associazioni Garibaldini a Cavallo di Baratili e Sacro Cuore di Oristano».
È di recente attivazione anche il servizio di assistenza domiciliare e di somministrazione dei pasti a domicilio. Il potenziamento dei punti unici di accesso ai servizi sociali, assicurato da quattro assistenti sociali nei sub ambiti territoriali di Cabras, Santa Giusta, San Vero Milis, Samugheo, Simaxis ed Oristano è costato 373mila euro, mentre gli interventi economici per sostenere la spesa per l’integrazione delle rette presso le strutture protette è stata coperta con 216mila euro. Attraverso il progetto Missione lavoro, con una spesa di un milione 74mila euro, il Plus ha consentito a 188 disoccupati di essere impegnati di tirocini di inserimento e reinserimento lavorativo e attività socio lavorative. 250 mila Euro sono stati utilizzati per far fronte alle emergenze abitative e 62 mila Euro per il registro distrettuale delle assistenti familiari. «Per dare piena attuazione alla programmazione triennale del Plus – conclude l’assessore Obinu - a breve saranno attivati il Centro affidi (235mila euro), gli inserimenti lavorativi dei disabili (300mila euro) e un progetto di agricoltura sociale (100mila euro) con l’attivazione di dieci tirocini presso le aziende agricole. I destinatari degli interventi saranno soggetti con una età compresa tra i 40 e i 50 anni che hanno perso il lavoro da non più di tre anni. Al termine del percorso formativo ai soggetti in questione saranno assegnati in comodato terreni di proprietà dei Comuni per lo svolgimento dell’attività agricola».