L´attrice milanese apre il Festival dell´Argentiera con un´anteprima algherese. Nella sua intervista parla del legame con la Sardegna, dell´ironia e della sua amicizia con lo stilista Antonio Marras
ALGHERO - L'ironia ci salverà: potrebbe essere questo il messaggio da trarre dalla bella intervista-chiaccherata (con lo scrittore Paolo Maccioni) dell'attrice Lella Costa che ha aperto domenica sera ad Alghero l'anteprima del Festival dell'Argentiera: sulla Terra Leggeri. E se non fosse questo il solo "antidoto" possibile in tempi particolarmente difficili per il nostro paese, allora è chiaro dagli sguardi di chi l'ascolta che un'ora di aneddoti, esperienze e ricordi con l'artista e scrittrice milanese regala più di un sorriso ed emozione al pubblico algherese.
La parola leggerezza ritorna molto durante la serata, d'altronde è l'obiettivo del piccolo e grande festival ideato da
Flavio Soriga: proporre argomenti e discussioni ma con un punto di vista più leggero, appunto. Per questo la chiacchierata con l'attrice milanese diventa un momento denso di riflessioni e risate, tra storie, letteratura, miti greci e politica.
Nell'intervista ad
Alguer.it, la Costa non manca di sottolineare il suo legame con la Sardegna: «quando mi chiamate io arrivo». E sull'amicizia di lunga data con lo stilista algherese Antonio Marras (che viene a prenderla a fine spettacolo ndr) conclude: «è uno dei regali della vita».
Nella foto: Lella Costa
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