Dal 20 settembre al 10 ottobre ritorna "Voci di donna", una delle rassegne più attese dell´autunno sassarese. Al Teatro Civico l´atteso spettacolo "la Merda" (The Shit), vincitore di numerosi premi internazionali. Le parole di Stefano Mancini, direttore artistico della cooperativa Teatro e/o Musica
SASSARI - Tre spettacoli per raccontare l'arte al femminile con la voce di interpreti affermate e di progetti originali. Ritorna "Voci di donna", la rassegna giunta alla sua decima edizione organizzata dalla cooperativa Teatro e/o Musica in collaborazione con l'amministrazione comunale di Sassari. Ad aprire le tre giornate sarà Franca Masu, che presenterà venerdì 20 settembre al Teatro Verdi il suo ultimo lavoro discografico "Almablava". Un viaggio musicale in cui risuonano fado, tango, morna, bolero, jazz, reminescenze africane e arabe interpretate insieme al quartetto composto da Fausto Beccalossi all'accordeon, Salvatore Maltana al contrabbasso, Alessandro Girotto alle chitarre e Roger Soler alle percussioni.
Sul palco anche Màrio Pecheco, grande nome del fado, che con la sua chitarra portoghese farà risaltare l'anima lusitana che convive nella grande forza interpretativa della Masu. Nella seconda giornata, venerdì 27 settembre, andrà in scena al Teatro Civico Silvia Gallerano con lo spettacolo "la Merda" (The shit): una produzione internazionale di Cristian Ceresoli, Richard Jordan Productions, Produzioni Fuorivia e il supporto di Summerhall di Edinburgo e The Basement di Brighton. Sul palco l'impegnativo monologo di Gallerano, prima attrice italiana a vincere lo scorso anno il "The stage award for acting excellence" come Best solo performer, il più alto riconoscimento al Edinburgh Fringe Festival.
Nella sua nudità e intimità pubblica l'attrice costruisce una maschera fisica/vocale sfidando un testo scandaloso, provocatorio e rabbioso. «E' un grande spettacolo che ha vinto numerosi premi internazionali. Farà discutere o forse scandalizzare, certo rompe un po' gli schemi, ma è uno spettacolo che voglio difendere e lo ritengo idoneo per Sassari» ha commentato Stefano Mancini, direttore artistico di Teatro e/o musica nella conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa che si è svolta questa mattina nella sala conferenze dell'Ex infermeria San Pietro.
La rassegna si concluderà giovedì 10 ottobre al Teatro Verdi con l'esibizione di Dobet Gnahorè, cantante, danzatrice e percussionista della Costa d'Avorio considerata la nuova grande voce dell'Africa.
Accompagnata da Colin Laroche de Feline, chitarra voce, Clive Govinden, basso, voce Boris Tchango, batteria e percussioni, l'artista interpreta le proprie composizioni in differenti lingue africane oltre che in francese e in inglese, in una miscela di elementi sonori e ritmici, dalle melodie mandingue alla rumba congolese, dal ziglibiti ivoriano al bikoutsi camerunense, dall'hig-life ghanese ai cori zulu, dai canti betè ai canti pigmei centrafricani. Nel 2006 Gnahorè ha ricevuto una nomination nella categoria "Miglior rivelazione" nei BBC World MusicAwards. «In occasione della presentazione della decima edizione di Voci di donna - ha aggiunto Mancini - vorrei ricordare il creatore di questa iniziativa, nata nel 2004 grazie al brillante intuito di Giampiero Cubeddu, indimenticato operatore culturale di questa città». Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.
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