Due sentenze giudiziarie consentono a sei operai che hanno lavorato per dieci anni a contatto con le polveri di silicato fibroso di andare in pensione on sette anni di anticipo rispetto ai normali tempi previsti
ALGHERO - Dopo aver lavorato per dieci anni in un ambiente saturo di polveri d´amianto, cinque operai ed un chimico della Apsa di Alghero, hanno diritto ad andare in pensione con sette anni di anticipo rispetto ai limiti previsti dalla legge. Questo il sunto delle due sentenze pronunciate dal Giudice del Lavoro e dalla Corte d´Appello di Sassari, che hanno ribaltato una sentenza di primo grado. E´ stato provato che i sei dipendenti della ditta prodrutrice di vernici (che hanno lavorato dalla fine degli anni ´70 fino al 1992), sono stati esposti alle polveri di silicato fibroso (utilizzato fino a quindici anni fa in edilizia e nella fabbricazione di molteplici prodotti) dal dicembre del 1975 fino al 1992. Le due cause contro l´istituto di previdenza sono state accolte positivamente in osservanza alla Legge 257/92, che da diritto, a chi ne ha i requisiti, al beneficio previdenziale anticipato, e che vieta l´uso dell´amianto, in quanto cancerogeno. La norma prevede, ai fini pensionistici, di moltiplicare gli anni di lavoro svolti per un coefficiente di 1,5. Il lavoro dell´avvocato Alessandra Murtas (legale della Cgil), è stato certosino. E´ riuscita infatti a recuperare tutte le bolle di accompagnamento dei materiali utilizzati a partire dal 1972. L´amianto veniva usato dagli operai come riempitivo delle vernici (contenenti, tra l´altro, fibre di antofilite, crisotilo e crocidolite). Erano tanti i modi per entrare in contatto con la sostanza nociva. La polvere arrivava in azienda in sacchi di carta, che si laceravano con facilità, causando la fuoriuscita del contenuto. I sacchi venivano scaricati dai furgoni e sistemati sugli scaffali. Poi la sostanza veniva prelevata, pesata e miscelata. Tutte queste operazioni venivano svolte a mano. Le polveri che si alzavano (soprattutto nell´operazione di carico-scarico merci e durante la miscelatura), finivano sulle tute degli operai, che poi le portavano a lavare nelle proprie case. L´Apsa si è dotata per la prima volta di un condotto di aspirazione nel 1985 e, nel 1997, smaltì 3623 chilogrammi di amianto. L´opera di bonifica è terminata nel 2000.
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