Il Programma Nazionale Esiti 2016 promuove a pieni voti l´ospedale “San Martino” di Oristano, considerando sette aree cliniche passate sotto la lente d´ingrandimento dell´Agenas
ORISTANO – Il Programma Nazionale Esiti 2016 promuove a pieni voti l'ospedale “San Martino” di Oristano. L'ultima edizione del rapporto Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), che per conto del Ministero della Salute verifica i livelli di efficacia, sicurezza e qualità delle cure delle strutture ospedaliere sulla base di 158 indicatori, restituisce la fotografia di un ospedale che non solo gode di ottima salute, ma che addirittura migliora le sue performance rispetto allo scorso anno.
Su sette aree cliniche passate sotto la lente d'ingrandimento dell'Agenas (cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare), il nosocomio oristanese registra ben tre primati in Sardegna. Frattura del femore: il 74% operato entro 2 giorni. Si tratta del dato migliore in Sardegna, che supera di ben 20 punti la media italiana (ferma al 54.64%). Peraltro il reparto di Ortopedia oristanese migliora di ben 10 punti rispetto all'anno precedente, quando aveva registrato il 62,38% degli interventi sul collo del femore entro due giorni.
Parti cesarei: 21% del totale. Altra eccellenza della sanità oristanese è quella certificata dalla percentuale dei cesarei che, secondo lo standard nazionale, non dovrebbe superare il 25% del totale dei parti effettuati nel punto nascita. Infarto miocardio: 66% la percentuale di trattati con PTCA entro due giorni. Primo posto in Sardegna anche per ciò che riguarda la percentuale di pazienti trattati entro due giorni con angioplastica, un intervento mininvasivo mirato a dilatare le arterie coronariche per ripristinare un adeguato flusso sanguigno ed evitare l'infarto.
Colecistectomia laparoscopica: 86% la proporzione di ricoveri con degenza postoperatoria sotto i tre giorni. Una percentuale che l'Unità Operativa di Chirurgia di Oristano, diretta dal dottor Gianfranco Porcu supera abbondantemente, con oltre l'85,96% dei pazienti operati per via laparoscopica e dimessi entro i tre giorni, contro una media nazionale ferma a 69,18. Si attestano nella media le aree cliniche deputate al trattamento del sistema nervoso (ictus) e respiratorio, mentre le maggiori criticità si registrano nella chirurgia oncologica, soprattutto considerando i volumi di attività, che sono comunque in crescita rispetto al 2014. Complessivamente però, il quadro restituito dal PNE 2016 è quello di un ospedale con diverse punte di eccellenza nel panorama sardo e un trend in continuo miglioramento.
«I dati certificati dal rapporto 2016 dell'Agenas – commenta la Commissaria Straordinaria ASL 5 Maria Giovanna Porcu – fanno emergere il grosso sforzo compiuto dalla nostra Azienda per migliorare le proprie performance e consegnare ai cittadini una sanità più efficace ed efficiente. I risultati raggiunti sono il frutto di un lavoro di squadra che ci ha impegnato intensamente: la Direzione Generale, in questo processo, ha avuto un ruolo di guida, assegnando degli obiettivi ai responsabili di struttura e supportandoli nel percorso di miglioramento delle performance».
Commenti