Ora i sindaci chiedono il riconoscimento dello stato di calamitą naturale e un contributo straordinario per tutti i 17 comuni. Tra i centri pił colpiti dal ciclone Cagliari e Capoterra
CAGLIARI - I 17 Comuni della cittą metropolitana di Cagliari hanno gią cominciato la conta dei danni per il maltempo causati dal nubifragio e dal forte vento di sabato scorso. Le amministrazioni colpite, una volta effettuate le verifiche, gireranno alla Regione la lista delle spese da sostenere. Viale Trento ha messo a disposizione cinque milioni per gli indennizzi nell'isola. Ora i sindaci chiedono il riconoscimento dello stato di calamitą naturale e un contributo straordinario per tutti i 17 comuni.
Tra i centri pił colpiti dal ciclone Cagliari e Capoterra. Le richieste rientrano tra le procedure previste in caso di eccezionali calamitį. Come si apprende dall'
Ansa, il capoluogo ha gią quantificato un danno di circa 1,5 milioni per quanto riguarda il patrimonio del verde pubblico. Sono comunque in corso ulteriori verifiche. Previsto a breve un incontro tra Comuni, Regione e Protezione civile per fare il punto della situazione, in particolare sulla questione allerta e prescrizioni dei sindaci, su cui si focalizzano le polemiche di queste ultime ore. A Cagliari e in tutta l'area metropolitana l'allerta della Protezione civile regionale era stata classificata come gialla.
Ma poi la bufera di sabato mattina aveva indotto il Comune a chiudere almeno i cimiteri e i parchi - per le scuole ormai non si poteva fare pił nulla - e il sindaco a intervenire con un invito a limitare al minimo indispensabile gli spostamenti in auto e a piedi. Anche per non intralciare il lavoro delle squadre al lavoro per le operazioni di messa in sicurezza delle strade legate soprattutto alla caduta di alberi e rami. Caso emblematico la centralissima via Dante con il tratto pił vicino a Bonaria presto off limits - e quindi chiuso - al traffico delle auto. In tutta la cittą diverse le vetture danneggiate dalle piante crollate sotto la furia del vento. Danni ingenti anche all'orto botanico a causa della caduta di un pino secolare.
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