Giovedì 9 marzo la Coldiretti Sassari ha scelto di incontrare i soci nella sala Conferenze della Promocamera. Sul tavolo le annose questioni aperte con la Regione
SASSARI - Le risposte continuano a latitare e dal giorno della manifestazione di Cagliari la Regione Sardegna non è stata capace di creare i presupposti necessari per supportare i pastori sardi in questo momento di enorme difficoltà. La vertenza del latte non ha trovato alcuna soluzione e il prezzo di vendita è inchiodato sui 50 centesimi. Paradossalmente gli unici ad aver beneficiato dei 14 milioni di euro destinati al ritiro del Pecorino Romano sono stati i trasformatori, gli stessi che guadagneranno ulteriormente dal crollo della produzione, stimata in un - 34,35%.
La Coldiretti suona la carica e annuncia nuove azioni di protesta per rivendicare «troppi temi che in questi ultimi mesi sono stati trascurati»: la crisi del prezzo del grano, il refresh, il costo dell’acqua, la siccità, l’accesso al credito bloccato, la fauna selvatica, la burocrazia sempre più stringente e tanti altri ancora. Per tutti questi motivi, giovedì 9 marzo la Coldiretti Sassari ha scelto di incontrare i soci nella sala Conferenze della Promocamera, in via Predda Niedda n. 18, a partire dalle 11.
«I pastori sardi sono le uniche vittime della crisi che ha affossato il prezzo del latte ovicaprino – afferma il presidente della Coldiretti Sassari, Battista Cualbu. Una Regione attenta alle esigenze del comparto avrebbe integrato il finanziamento per il ritiro del Pecorino Romano con una quota extra da destinare direttamente ai pastori. E invece ha scelto da che parte stare e di tutelare unicamente i trasformatori». All’incontro prenderanno parte il presidente della Coldiretti Sassari, Battista Cualbu, il direttore della Coldiretti Sardegna, Luca Saba, e il direttore della Coldiretti Sassari e Gallura, Ermanno Mazzetti.
Commenti