L’azione di protesta degli abitanti di Via Leonardo Da Vinci, oppressi dall’inquinamento acustico e da polveri sottili che fa scadere la loro qualità di vita
ALGHERO - «Terremo le lenzuola appese alle finestre in forma di protesta e per registrare il grado di inquinamento le manterremo fino al prossimo 20 maggio». Con questa presa di posizione iniziano ufficialmente le rimostranze degli abitanti di via Leonardo Da Vinci, un’azione rivolta contro l’inquinamento acustico e da polveri sottili che, quotidianamente, opprime i residenti e svilisce fortemente la loro qualità di vita. Il traffico veicolare, soprattutto di mezzi pesanti, è aumentato in modo esponenziale appena è stato riattivato il doppio senso di marcia e già dalle prime ore del mattino un continuo flusso di camion articolati, pullman di linea e turistici, autobus, autocarri, motocarri e trattori transitano, quasi obbligatoriamente, lungo una carreggiata che viene prediletta per spostarsi verso la parte alta della città e le vicine campagne. «Anche usando i vetri a doppia camera, il frastuono è insopportabile, così come le vibrazioni che percorrono le abitazioni al passaggio dei grandi veicoli per movimento terra. Per non parlare dei gas di scarico - continua un’abitante della via - il più subdolo dei pericoli per la nostra salute. Non a caso nel quartiere si registra un aumento delle allergie all’apparato respiratorio: insomma una situazione che ha ormai raggiunto un livello davvero insopportabile». A completare una fotografia al quanto degradata del quartiere c’è da ricordare, inoltre, la presenza di numerosi pannelli di eternit accatastati nell’ex cotonificio di via Marconi, una bomba ecologica che da troppo tempo aspetta di essere disinnescata dalle autorità competenti.
Nella foto, lenzuola e scritte di protesta in via Leonardo Da Vinci
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