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S.O.
8 aprile 2019
Omicidio: interrogatorio e autopsia
Il giorno delle verità sull´omicidio di Alghero. Lukas Saba, rinchiuso nel carcere di Bancali, sarà interrogato in merito alla dinamica e alle sue responsabilità nella morte dell´amico, Alberto Melone. Si riparte dall´incidente e dalla pistola in suo possesso. Sul corpo del 19enne cadavere intanto si svolgeranno gli esame autoptici

ALGHERO - Ad Alghero girano le pistole. Tra i giovanissimi, come fosse un girone di piccoli gangster in cerca di passatempi. Ma anche tanta droga. Sempre tra le generazioni più giovani, negli appartamenti, tanto da raccontare uno spaccato sociale inquietante e drammatico. Così la cittadina della Riviera del Corallo, un piccolo gioiello incastonato tra un ambiente fantastico si riscopre fragile e indifesa, alla stregua di numerose realtà in Sardegna e in Italia.
Si svolge questa mattina l'interrogatorio di Lukas Saba, il giovane che deve rispondere dell'omicidio dell'amico, il 19enne Alberto Melone, ucciso venerdì notte ad Alghero con un colpo di pistola al petto. La tragedia si è consumata nella centralissima Piazza del Teatro, a pochi passi dall'abitazione del Vescovo della Diocesi, che nella giornata di domenica ha portato la sua vicinanza alla famiglia di Albertino, distrutta e straziata da un dolore immenso, che solo chi ha perso per sempre un giovanissimo figlio può immaginare.
Sempre nella giornata odierna dovrebbero svolgersi i primi esami autoptici sul corpo della vittima. E non è escluso che proprio dagli esami, uniti alle indagini balistiche, si riesca a dare una ricostruzione vicina alla realtà di quello che è realmente successo in quei drammatici momenti, oggi ancora avvolti da mistero. Le diverse versioni fornite, infatti, non convincono a pieno gli inquirenti che scavano sul passato inquieto dei giovani nel tentativo di risalire ad indizi in grado di dare un perchè a tanta violenza.
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