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Cor 9 gennaio 2008
Rifiuti, centrodestra chiede dibattito in Consiglio
Presentata alla stampa una mozione. Primo firmatario Mario Diana


CAGLIARI – «Dov’è finito il grande orgoglio di sardo sfoderato dal presidente Soru contro il governo Berlusconi nella vertenza sulle entrate? Col governo Prodi c’è un preoccupante atteggiamento di acquiescenza, nonostante il problema, quello dello stoccaggio in Sardegna dei rifiuti della Campania, impegni la Regione a trovare, prima di tutto, soluzioni interne». L’on. La Spisa, capogruppo di Forza Italia, non mette in discussione la solidarietà nazionale, ma crede che le notizie sul trasferimento di rifiuti meriti un dibattito in Consiglio regionale. Per provocarlo, il centrodestra ha presentato una mozione, primo firmatario l’on. Mario Diana (An), che è stata illustrata alla stampa. Sì alla solidarietà nazionale, dunque, ha detto l’on. Diana, ma quando si tratta di intervenire a favore di altre regioni colpite da calamità o in ritardo di sviluppo per debolezze strutturali; adesione calcolata, invece, quando le emergenze sono determinate da evidenti responsabilità politiche, del presidente della regione Bassolino, prima di tutto, che, «in qualità di commissario ha lasciato che il problema dei rifiuti diventasse un problema cruciale». Non dobbiamo dimenticare – ha aggiunto Diana – una legge regionale che vieta lo stoccaggio in Sardegna di qualunque tipo di rifiuti, non solo quelli speciali (divieto che ha portato alla chiusura di uno stabilimento a Elmas, che sulla trasformazione dei rifiuti speciali lavorava). Una legge – ha precisato Diana – votata su proposta (emendamento in Finanziaria 2001) dell’on. Vassallo (Prc) che, comunque, va modificata se il presidente Soru («con un atto di servilismo», dice l’on. Liori, An) ha intenzione di accogliere, a occhi chiusi, la richiesta del premier. Ma c’è da pensare a risolvere il problema della Sardegna, dove il tempo volge al brutto e deve considerarsi irrisolto: siamo al terzo rinvio per la chiusura della discarica di Bau Cabroni, a Oristano, e vanno rapidamente ad esaurimento (entro il 2008) le discariche di Ozieri e Villacidro. Nell’isola – ha aggiunto La Spisa – si producono 850 mila tonnellate di rifiuti, per lo più smaltiti in discariche; siamo in ritardo con i termovalorizzatori e, soprattutto, con la raccolta differenziata. L’urgenza di risolvere il problema di casa nostra è manifesta. Il piano regionale dei rifiuti – ha detto l’on. Capelli (Udc) – va predisposto e condiviso con gli enti locali. Impensabile che, volta per volta, si prospettino soluzioni ad iniziative dei singoli. Affiora, robusto, anche il problema di quel “federalismo spinto” col quale si vorrebbero risolvere a livello regionale problemi che hanno – ha detto Vargiu (Riformatori) – interesse nazionale; problemi “di uno stato moderno complesso” che possono essere gestiti solo “da un governo forte”. Prima le dimissioni di Bassolino e del sindaco di Napoli – ha detto l’on. Ladu (Fortza Paris) – che hanno sperperato senza costrutto grandi risorse e ora cercano di coinvolgere altri livelli di responsabilità, poi si faccia il discorso sulla solidarietà nazionale che, «per quel che ci riguarda, non può prescindere, da un piano generale che garantisca, prima di tutto i sardi». Del resto, ha aggiunto l’on. Farigu (Nuovo Psi), non si può esprimere solidarietà a situa-zioni che hanno privilegiato collusioni con la criminalità organizzata. Soru denuncia una caduta di stile, «che può nascondere secondi fini». Solidarietà ad altri. Ed a noi?, si chiede l’on. Liori (An) ironizzando sul fatto che la continuità territoriale esiste per portare in Sardegna rifiuti e non per esportare le nostre merci, mentre la solida-rietà non ci viene espressa da alcuna regione quando si parla di interventi a sostegno della nostra economia.

Nella foto Mario Diana
Commenti
15/9/2025
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15/9/2025
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