CAGLIARI – Storie di anomala follia a Cagliari in seguito allo sbarco dei camion di rifiuti campani dalla “Italroro Three”. 432 tonnellate, 30% di organico finiti nell'impianto di compostaggio e 70% bruciato nei forni, precisano dalla Tecnocasic di Macchiareddu, dove i rifiuti sono già arrivati e smaltiti. La lunga nottata del capoluogo isolano ha avuto inizio nel Porto Canale, col velleitario tentativo di impedire l’attracco della nave napoletana e lo scarico dei compattatori da parte di numerosi indipendentisti ed un folto gruppo di esponenti politici in cerca di visibilità mediatica. E così mentre a Cagliari si fa il bilancio, tra le polemiche, di una serata e di una notte anomala, con numerosi fermati, incendi di
cassonetti e atti di
teppismo, dalla stampa svizzera si parla di un'offerta per contribuire alla soluzione dell'emergenza rifiuti in Campania: Ginevra si offre di incenerire, con la società Servizi Industriali Ginevra (Sig), la spazzatura accumulata, a patto che arrivi in treno. «Ho chiesto ai Servizi industriali (ente svizzero competente) di accelerare le discussioni per poter aiutare al più presto il sud dell'Italia – ha dichiarato Robert Cramer, ministro del cantone di Ginevra, al quotidiano Le Temps - ritengo che abbia molto senso da un punto di vista ambientale offrire all'Italia la nostra capacità di incenerimento». Stasera, intanto, secondo quanto si apprende dal Viminale, non partiranno altre navi con rifiuti verso la Sardegna, né sono calendarizzate, per ora, altre partenze a breve. Dopo la Sardegna saranno sicuramente l’Emilia Romagna, le Marche, la Basilicata, la Sicilia, Puglia, Abruzzo, Molise, Calabria, Piemonte e il Lazio le prime regioni a farsi carico dell’emergenza nazionale campana. «Grazie alla solidarietà delle regioni confidiamo di poter arrivare all'eliminazione di circa 100mila tonnellate di rifiuti, oltre a quelle smaltite direttamente in Campania – si legge in una nota di Palazzo Chigi - un risultato che permetterebbe di chiudere almeno la fase emergenziale».
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