CAGLIARI - «Legambiente prende atto che finalmente è stato presentato un piano per la risoluzione dell’emergenza rifiuti in Campania e auspica che questo possa servire a porre rimedio a una vera e propria tragedia nazionale, così come autorevolmente dichiarato dal Presidente della Repubblica». Si inserrisce anche Legambiente nel dibattito attorno all'emergenza che colpisce la Campania. La Sardegna, sostengono dall'associazione ambientalista, negli ultimi anni con grande fatica ha superato un momento difficile nella gestione dei rifiuti. Ora può vantare una percentuale di raccolta differenziata di oltre il 27% e un buon controllo del ciclo di smaltimento. «Da anni Legambiente denuncia la fallimentare condotta politica delle amministrazioni campane - si legge nella nota - che inevitabilmente ha portato a fronteggiare la vertenza di questi giorni. L’importazione di rifiuti in Sardegna, per altro vietata da una legge regionale, risulterebbe una sorta di premio per le regioni e le popolazioni che hanno lavorato male». «La nostra associazione riafferma la propria posizione nettamente contraria ad un’importazione di rifiuti nell’isola: non si possono accettare come usuali, misure che pongono rimedio sistematicamente alle politiche più negligenti penalizzando, di fatto, le amministrazioni più virtuose -sostiene Vincenzo Tiana, Presidente di Legambiente - per questo motivo, unicamente per un principio di responsabilità, si possono tollerare le 1500 tonnellate di rifiuti (l’equivalente di 80 camion) in arrivo in Sardegna, ma il provvedimento deve essere considerato necessariamente come straordinario ed eccezionale».
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