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Red 6 maggio 2021
Montis contro la Corte costituzionale
L´assessore all´Ambiente del Comune di Alghero non ci sta e contesta la bocciatura da parte della Corte costituzionale di alcuni articoli della legge regionale 1/2020


ALGHERO - «Leggo toni esultanti relativamente alla bocciatura della Corte costituzionale in danno ad alcuni articoli della Legge regionale 1/2020 e quindi anche di tutte le linee guida regionali fin ora utilizzate sulle modalità di gestione della posidonia [LEGGI]. In base alla sentenza, se non come rifiuto, la posidonia non può uscire dalla spiaggia, neanche se depositata temporaneamente, e dovrebbe quindi rimanere accumulata nella stessa. Spiegatelo ai concessionari, che non possono più posizionare lettini per fare spazio alla posidonia, spiegatelo ai cittadini e alle Amministrazioni comunali presenti e passate che si son susseguite nella nostra città che tanti sforzi hanno compiuto per lo smantellamento di quel sito di accumulo indecente creatosi negli anni (San Giovanni) dove oggi, secondo il legislatore, dovremmo continuare ad accumularvi posidonia rinunciando a interi tratti di spiaggia fruibili».

E' un Andrea Montis furioso quello che interviene contro la sentenza della Corte costituzionale, che boccia alcuni articoli della legge regionale [LEGGI]. Come se non bastassero i ritardi dei lavori per ripulire le coste algheresi [LEGGI] [LEGGI], ora arriva questo altissimo ostacolo burocratico. «In pratica – prosegue l'assessore all'Ambiente del Comune di Alghero – secondo la sentenza, non potevano esser individuati quali siti di accumulo temporaneo quelli individuati nel 2019 a Cuguttu (esteso quest'anno da questa Amministrazione) nè tutti i restanti. Fortunatamente, il sindaco vi ha messo rimedio con apposite Ordinanze, che ne permettono la permanenza, che sono la materializzazione della solitudine dei sindaci nella risoluzione dei problemi. Anziché esultare, ci piacerebbe capire, quali sono i contributi dei rappresentanti regionali al Governo per risolvere la problematica che pare non esistere se non limitatamente ad uno scontro politico lontano dal trovare soluzioni. Nel frattempo, l'Amministrazione comunale si vede costretta, in totale solitudine, a emettere atti che regolarizzino la mala attività legislativa (a tutti i livelli) da una parte e la totale distanza dalle problematiche reali dall'altra, catalogando già come rifiuto tutta la posidonia sin ora rimossa nel corso di questa stagione e delle passate stagioni privandosi della possibilità di poterla riposizionare a novembre, nel caso in cui ve ne fosse bisogno. Una confusione dettata dalla scarsa conoscenza delle reali problematiche, a tutti i livelli».

«La Posidonia ancora presente nelle spiagge e che aspetta di essere rimossa anche per rimettere in moto un'economia di vitale importanza per la nostra città, sarà depositata temporaneamente ai margini nord e sud dell'area dove insiste il canalone. Ce lo impongono e così faremo. Quella ancora presente nella spiaggia di Cuguttu, verrà invece accumulata ai margini della stessa spiaggia con la pineta: ce lo impongono! Rimane poi il problema di Punta Negra, una piccola spiaggia che non ha gli spazi per poter accumulare la posidonia presente e dovrà quindi rimanere sul posto: ce lo impongono! Lo spieghino ai fruitori di quella spiaggia e alla struttura alberghiera presente a cui l'anno scorso abbiamo restituito una spiaggia fruibile e decorosa. La Regione e il Governo che per troppo tempo si sono infischiate del problema o comunque lo hanno trattato in maniera oltremodo dilettantistica e con fini meramente politici e propagandistici mettano subito un punto alla situazione o mi farò direttamente promotore di clamorose proteste a difesa dell'Amministrazione che rappresento, che in Italia, senza paura di esser smentito, è quella maggiormente ferrata sul tema in questione, e che ha saputo trovare nuove strade e forme di tutela e che pretende di essere ascoltata, coinvolta e sostenuta economicamente. Bene la richiesta di Forza Italia di discuterne subito localmente in Commissione, lo auspico. Ma non basta. La Regione se ne dovrà far carico con urgenza, nel frattempo i lavori proseguono con le modalità sopra esplicitate», conclude Montis.

Nella foto: l'assessore comunale Andrea Montis
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11/9/2025
Lo dice il presidente della Commissione consiliare Ambiente del Comune di Alghero, Christian Mulas. Giovedì 19 settembre è stata convocata una Commissione Consiliare Congiunta con il presidente della Commissione Urbanistica Emiliano Piras



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