Radici nella sabbia, passi nella tradizione: il Carignano del Sulcis incanta Merano per raccontare di un vino che affonda le sue radici nella sabbia e nella storia: unico, resiliente e soprattutto sardo
MERANO - A poco più di un mese dal suo lancio, il progetto “I Sentieri del Carignano lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara” approda al Merano Wine Festival come ambasciatore del Sulcis e della sua viticoltura eroica. Un itinerario da vivere a piedi, tra vigne, miniere e paesaggi costieri, dove il passo lento del viaggiatore incontra la profondità delle radici del Carignano, emblema di una terra capace di resistere e rinascere. Una Sardegna che si racconta, calice dopo calice, passo dopo passo.
Il nuovo itinerario enoturistico, ideato dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, ha debuttato domenica scorsa con una Masterclass dedicata al Carignano del Sulcis, guidata da Giuseppe Carrus, vice curatore della Guida Vini d’Italia. Un vino eroico, un cammino autentico: Nato da un territorio che ha saputo resistere alla fillossera, e che ancora oggi custodisce vigne “a piede franco”, il Carignano del Sulcis è l’espressione viva di una Sardegna autentica, modellata da sabbia, sole e mare.
La Masterclass, intitolata “Immersi nelle vigne del Carignano del Sulcis: tra mare, sole e sabbia”, ha accompagnato il pubblico in un viaggio sensoriale e culturale attraverso una delle aree vitivinicole più affascinanti del Mediterraneo. Durante la degustazione sono stati otto i vini protagonisti di alcune delle più importanti cantine simbolo del territorio: Cantina Santadi, Cantina Mesa, Cantina Sardus Pater, Cantina Giba, Eural Sulcis, Azienda Agricola Piede Franco e Cantina Esu.
«Con I Sentieri del Carignano vogliamo unire due anime della Sardegna: quella del cammino e quella del vino», ha dichiarato Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara. «Il Carignano del Sulcis è un vino che racconta la forza e la tenacia dei suoi viticoltori, così come il nostro cammino racconta la storia di un territorio che continua a camminare verso il futuro».
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