CAGLIARI - In arrivo oltre 4 milioni di euro per le istituzioni universitarie e di ricerca della Sardegna, che si sono aggiudicate 4 progetti nel terzo bando del Fondo Italiano per la Scienza (FIS 3). Il finanziamento rientra nel programma dedicato al sostegno della ricerca di base più innovativa. A livello nazionale, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha esaminato più di 5.000 proposte, selezionandone 326 per un investimento complessivo superiore a 432 milioni di euro. Per la Sardegna, lo stanziamento di 4.289.368,63 euro riguarda iniziative riconducibili in due dei tre macrosettori disciplinari previsti dal bando: Physical Sciences and Engineering, e Social Sciences and Humanities.
Al settore Physical sciences and engineering sono destinati 3.179.867,97 euro di cui 2.152.348,92 all’Università di Cagliari e 1.027.519,05 euro all’Università di Sassari. È di 1.109.500,66 euro, invece, lo stanziamento nel settore Social science and humanities che finanzia un progetto presentato dall’Università di Cagliari. Per quanto riguarda lo stadio di carriera dei vincitori della Sardegna, tutti i progetti rientrano nella categoria Starting grant, rivolta ai giovani studiosi emergenti. «La ricerca è un motore potente di crescita e sviluppo. Congratulazioni ai ricercatori della Sardegna che si sono aggiudicati il bando FIS3: il Paese è al vostro fianco perché siete voi a dare energia all’innovazione. State trasformando idee ambiziose in progetti capaci di aprire nuove strade per il futuro. Le vostre intuizioni sono il cuore dell’innovazione», ha detto il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
«Oggi questo motore torna a muoversi con decisione grazie a risorse concrete, strategie chiare e a una rete di centri d’eccellenza dove la conoscenza si traduce in progresso e impresa. Con la legge di Bilancio garantiamo finalmente continuità e stabilità ai finanziamenti, dentro una visione che guarda all’Europa e alla cooperazione internazionale. Il nuovo Fondo unico per la ricerca - ha aggiunto Bernini - offre certezze ai ricercatori: criteri trasparenti, bandi pubblicati entro il 30 aprile e risorse definite. Nel 2025 parliamo di 460 milioni, a cui si aggiungono 150 milioni destinati ai PRIN, ora bandi annuali con dotazione minima garantita. Un passo decisivo per dare alla ricerca italiana il tempo, gli strumenti e la stabilità necessari per generare innovazione e futuro».
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