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Oristano NewsnotiziealgheroAmbienteInquinamento › Elettrosmog, la proposta del comitato “Alberi non Antenne”
Le associazioni:
“Alberi non antenne”
Legambiente
Italia Nostra
“Osservatorio P.A.P.A.”
WWF 11 maggio 2004
Elettrosmog, la proposta del comitato “Alberi non Antenne”
Il Comitato propone all’Amministrazione Comunale un percorso partecipato per fissare regole condivise e definire una zonizzazione della città e del territorio in zone non compatibili, zone sensibili e zone compatibili


Sono oltre cinquemila le firme che esprimono la preoccupazione degli algheresi per gli impianti di radiofrequenze. Il timore non è solo per le ultime istallazioni, ma per le numerose antenne presenti in città. La materia, si sa, non fornisce certezze. È di questi giorni un accurato studio medico firmato dalla Lega Italiana contro i tumori che contesta i limiti di soglia tollerata, fissati dal governo e li giudica pericolosi, 20 volte più alti dei valori di rischio. Pertanto una commissione d’indagine sui livelli di pericolosità degli impianti algheresi, come propone l’Amministrazione Comunale, appare inutile. Potrà servire a dilazionare il problema nel tempo, ma sarà difficile che arrivi a una verità univoca che non si riesce a trovare in ambito nazionale.
Nella temporanea opinabilità delle tesi cinquemila cittadini di Alghero non vogliono essere trattati da cavie sperimentali, oltretutto senza consenso.
Al Sindaco in qualità di massimo ufficiale sanitario del territorio comunale i cittadini, e per essi i rappresentanti del comitato “Alberi non antenne”, della associazioni ambientaliste, e delle altre organizzazioni che sottoscrivono, chiedono la definizione di un percorso condiviso. Occorre innanzitutto stabilire le regole, che tutti, amministratori e cittadini, condividiamo, considerando che nessuno vuole “zittire” i telefonini, ma che il settore possa svilupparsi nel rispetto dei fondamentali interessi di tutti.
Tra l’amministrazione Comunale di Alghero e i portatori di interessi diffusi della città, costituiti in associazioni o Comitati si concordi un Protocollo d’intesa che fissi i criteri per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telefonia cellulare, finalizzato alla minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, secondo il “principio di precauzione”, cosi come sancito nel trattato istitutivo della Comunità Europea (art 174 e ss.)., prevedendo anche l’eventuale introduzione delle tecnologie meno impattanti.
Dopo aver definito un tale disciplinare si potrà dare mandato di definire una zonizzazione della città e del territorio in zone non compatibili, zone sensibili e zone compatibili.
Sarà necessario redigere un Catasto di tutti gli impianti esistenti che riveli se le attuali allocazioni siano da ritenere compatibili. Gli impianti già installati, se ricadenti in zone non compatibili, dovranno essere rimossi e delocalizzati nelle zone individuate come compatibili.
E’ fondamentale inoltre, l’attivazione immediata di un monitoraggio permanente per verificare che le antenne operanti producano un campo elettromagnetico non superiore alle soglie massime stabilite per legge e l’adozione di tutte le misure necessarie nel caso ciò dovesse avvenire.
Prima di seguire questa strada diventa indispensabile la sospensione delle eventuali richieste di rilascio di ulteriori concessioni e dell’autorizzazione alla attivazione delle antenne già installate, giacché, come ormai tutti sanno, il Piano prevede, tra l’altro, l’installazione di dodici web towers il cui impatto paesaggistico è inaccettabile in una cittadina come Alghero.
Solo un simile percorso può ridare ai cittadini la fiducia che la loro salute non è messa a rischio da interessi ristretti. E consente di recuperare i livelli di partecipazione democratica che sono stati finora ignorati.
Commenti
15/9/2025
Inciviltà e servizi di pulizia e controllo insufficienti alla base delle condizioni degradanti in cui si ritrovano quasi tutte le zone verdi di Alghero
15/9/2025
Il cantiere ormai abbandonato oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti. Langella: una vera e propria bomba ecologica nel quartiere di Sant´Agostino. L´appello: la città non è fatta solo di centro storico



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