Il vicesindaco di Alghero ha inviato una lettera al vicepresidente regionale Carlo Mannoni, dove rinnova la richiesta alla Regione per la gestione della struttura
ALGHERO – Trovare un accordo per la gestione (seppur provvisoria ed a tempo determinato) del PalaCongressi di Alghero, struttura insistente nel territorio algherese, ma ancora nella disponibilità della Regione Autonoma della Sardegna. Con questo spirito Mario Conoci, vicesindaco di Alghero, ha scritto una lettera al vicepresidente regionale Carlo Mannoni.
«La nostra Amministrazione rinnova la propria disponibilità, gia precedentemente espressa negli incontri, nei colloqui e nella corrispondenza intercorsa, a collaborare affinché tale gestione venga attuata, anche alla luce degli stanziamenti finanziari che la Regione ha previsto, e che attendono ora l’assunzione di determinazioni concrete circa il loro utilizzo. Il Palazzo dei Congressi – sottolinea Conoci - necessita di un’attività legata alla ordinaria gestione strutturale (manutenzioni ordinarie, pulizie, custodia) oltre naturalmente e soprattutto alla attività legata alla organizzazione di eventi artistici, congressuali, che lo rendano fruibile e gli facciano svolgere le funzioni per cui è stato realizzato».
Ma, come analizza l’assessore comunale al Turismo, questi elementi sono assenti e stanno provocando un decadimento del complesso, strutturale e dell’immagine.
«Sono certo che queste considerazioni sono da Lei condivise – prosegue il vicesindaco - e ritengo per questo indispensabile, oggi che l’ipotesi di affidamento all’ente De Carolis appare definitivamente tramontata, che le nostre Amministrazioni trovino l’intesa per avviare una fase di gestione che consenta anche di acquisire riferimenti certi sui costi che la struttura comporta, dati questi del tutto sconosciuti e che si renderanno invece indispensabili per procedere all’affidamento definitivo».
Mario Conoci, ribadisce come il Comune di Alghero sia disponibile a collaborare, anche in considerazione del fatto che ha già in affidamento alcuni degli spazi all’aperto nei quali viene regolarmente programmata una parte dell’attività di eventi che si svolgono durante la primavera-estate algherese.
Sono tre, in sostanza, gli elementi che l’Amministrazione Comunale ritiene indispensabili per definire l’affidamento: la temporaneità dell’affidamento al Comune per un anno; il trasferimento all’Amministrazione Comunale dello stanziamento previsto nel bilancio della Regione e che il Comune si impegna ad integrare con proprie risorse di bilancio; la definizione del collaudo definitivo, salvo eventuali deroghe da parte degli organismi competenti, per l’utilizzo immediato della struttura.
«Questi contenuti, integrati con altri che concorderemo di inserire all’interno della convenzione, possono consentire al Comune di assumere in affidamento provvisorio il Palazzo dei Congressi, avviarlo ad una prima fase di attività, valutare, congiuntamente alla Regione, gli oneri effettivamente necessari per la gestione definitiva, verificarne le reali potenzialità sia in riferimento al genere di utilizzo sia in riferimento alle ricadute concrete sul territorio ed infine ipotizzare congiuntamente, anche con altri soggetti sia pubblici che privati, possibilità di gestione definitiva. Credo – sottolinea Conoci - sia giusto chiarire sin da ora che il solo Comune di Alghero, senza il concorso stabile della Regione, di altri enti territoriali o di privati, non potrà mai assumerne in via esclusiva ed in via definitiva la proprietà e la gestione, sia per la natura stessa dell’opera, che è stata concepita per una dimensione ed una funzione di carattere regionale, sia per chiari motivi legati alle finanze degli enti locali».
In conclusione, il vicesindaco di Alghero si dice convinto che, le due Amministrazioni possano dare un segnale concreto di attenzione verso il Palazzo dei Congressi “Martino Lorettu”, assicurando la massima determinazione, disponibilità e impegno da parte del sindaco, da parte sua e dell’intera Amministrazione Comunale, nei limiti delle possibilità tecniche ed economiche del Comune.
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