Dopo le dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione, la segreteria sarda propone le proprie osservazioni in materia
CAGLIARI - «Il Presidente della Regione ha presentato le sue proposte programmatiche al Consiglio regionale. Il contributo delle parti sociali sarà però determinante, soprattutto in una fase di profonda crisi e di crollo dell’occupazione, sia per attutirne l’impatto, sia per programmare il rilancio della crescita economica e sociale. In questa direzione, la Cisl sarda ribadisce le priorità per affrontare le emergenze e alcuni obiettivi strategici per promuovere le condizioni di una nuova fase di espansione dell’economia». Questa la dichiarazione del segretario regionale della Cisl Mario Medde, che analizza la situazione, proponendo un decalogo di soluzioni in materia.
Il segretario propone l’istituzione di un regime di aiuti a favore dell’occupazione, in applicazione agli Articoli 87 ed 88 del "Trattato della Comunità Europea"; l’utilizzo delle risorse afferenti al capitolo di entrata dell’addizionale regionale Irpef per il sostegno alle persone non autosufficienti, alle loro famiglie ed a chi se ne prende cura; l’introduzione di un’apposita posta finanziaria per il finanziamento dell’“Osservatorio Regionale sulle Povertà”; il “Piano Straordinario 2009 di Formazione Professionale”; la gestione amministrativa e finanziaria personale (ex Legge Regionale 42/1989); il sostegno economico a favore di persone in condizione di accertata povertà; gli ammortizzatori sociali regionali; il sostegno ai contratti di solidarietà difensivi; il sostegno al micro-credito a favore delle fasce deboli della società; la promozione ed il rafforzamento del processo d’integrazione ed inclusione sociale degli immigrati.
Accanto a questi obiettivi, che hanno carattere emergenziale, la Cisl sarda ritiene altresì indispensabile una politica economica e di sviluppo incentrata sull’apertura di un confronto a Palazzo Chigi tra Stato, Regione e Sindacati, per un accordo di programma quadro che promuova il rilancio dell’industria e delle attività produttive nell’Isola; una strategia di politica industriale a sostegno delle piccole e medie imprese e di quelle artigiane; un programma d’interventi pluriennali a favore dell’agricoltura e della pastorizia; una riforma della formazione professionale e del diritto allo studio; nuove norme sulla conservazione, valorizzazione e fruizione dell’ambiente; un piano straordinario di riequilibrio e sviluppo per le aree interne dell’Isola; un intervento pluriennale a favore del miglioramento delle condizioni di vita e di valorizzazione delle aree degradate delle città.
La Cisl sarda si presenterà con queste proposte all’incontro di domani, lunedì 23 marzo, con la Giunta Regionale, per parlare della Finanziaria 2009.
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