Messaggio chiaro da parte della sigla sindacale: «Necessario un Piano Straordinario per risollevare l’Isola»
CAGLIARI - Si è tenuto venerdì sera l’incontro tra il Governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, l’assessore regionale alla Programmazione e Bilancio Giorgio La Spisa, il delegato regionale agli Enti Locali, Finanza ed Urbanistica Gabriele Asunis e l’“Ugl-Unione Generale dei Lavoratori”, rappresentata dal segretario regionale Sandro Pilleri e dal vice segretario Piergiorgio Piu.
Nonostante la, più volte avanzata, richiesta di un tavolo unitario di tutte le parti sociali, anche con il nuovo inizio di legislatura il presidente regionale chiama a rapporto separatamente i rappresentati dei lavoratori. Incontro di chiusura dunque per l’Ugl, che avanza la proposta di un Piano Straordinario che abbia come base un confronto sempre aperto tra parti sociali e governo regionale.
Alla Finanziaria “a due velocità”, il segretario Pilleri non si oppone ma sostiene: «E’ una proposta che deve necessariamente esser corredata da un piano di occupazione e sostegno del sociale. Noi abbiamo inoltrato delle indicazioni al Presidente e ai suoi assessori che ci auguriamo vengano accolte, per il bene del tessuto occupazionale sardo».
Tra le proposte avanzate, si è parlato delle bonifiche dei siti inquinati quali Porto Torres, Portovesme, Portoscuso, Piana di Ottana e Sulcis, per creare occupazione immediata e tutelare l’ambiente che poi può esser riconvertito per nuove imprese; l’avvio delle opere cantierabili da subito; la riconversione delle aree industriali; l’esigenza di puntare sul completamento delle filiera agricola nell’Isola, creando quindi dei prodotti finiti che possano ridurre i costi aziendali ed aumentare il numero degli occupati nel settore; stabilizzare i precari anche nel settore dei servizi; puntare nell’immediato sull’edilizia sfruttando la proposta di legge nazionale.
Secondo l’Ugl, questo potrebbe essere un piano immediato per risollevare l’Isola, cui necessariamente dovrà far seguito un disegno ad ampio respiro sull’occupazione, ma soprattutto sulla progettazione del lavoro «che tutt’ora manca e che speriamo venga attuato quanto prima dal nuovo governo regionale».
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