ALGHERO - Il consigliere regionale algherese, come già il collega dell'opposizione Mario Bruno, esprime in un comunicato tutta la sua contrarietà rispetto al "Piano Casa" approvato dalla maggioranza di centro destra in commissione, «perché in contrasto con le norme nazionali e regionali in materia di urbanistica, di tutela e di assetto del territorio».

Non solo, la legge regionale - si legge nella nota - potrebbe essere giudicata incostituzionale perché «in contrasto con le norme previste dal “Codice Urbani”, nonchè elementi di difformità con il Piano Paesistico Regionale per quanto riguarda la possibilità di interventi edilizi nelle zone agricole e nella fascia costiera».

Il consigliere regionale di Alghero evidenzia come la legge avvalli indiscriminati ampliamenti e aumenti volumetrici nei centri storici, lungo la fascia costiera, nelle zone agricole e preveda la possibilità di rendere abitabili semi interrati e soffitte.

Sechi parla di «regresso della qualità urbana e delle condizioni igienico sanitarie. E’ una concezione dello sviluppo urbanistico vecchia e datata, in una fase in cui tutte le Regioni d’Europa puntano a salvaguardare e a tutelare le città e i territori attraverso processi di riqualificazione urbanistica e paesaggistica».

Il cosidetto “piano casa”, prosegue Sechi, «non prevede un programma di realizzazione di nuove case di edilizia residenziale pubblica, a basso consumo energetico, a canone sociale, ad affitti concordati e agevolati».

Non affronta, quindi, secondo Sechi, «il problema per chi non dispone della prima casa come le giovani coppie, gli anziani, gli sfrattati, i disoccupati e per chi non dispone di redditi adeguati per pagare canoni di locazione diventati ormai insostenibili».

Il gruppo Consiliare presenterà, quindi, al Consiglio Regionale «una organica proposta di legge sul diritto alla casa, un programma straordinario di edilizia residenziale pubblica, il recupero ed il riuso del vastissimo patrimonio immobiliare pubblico».