Con una interrogazione diretta al Presidente della Regione, all’Assessore dell’Agricoltura e all’Assessore agli Affari Generali alcuni consiglieri chiedono quali problemi impediscono la normale operatività del Dipartimento di Ricerca delle Produzioni Animali
CAGLIARI - Con una interrogazione diretta al Presidente della Regione, all’Assessore dell’Agricoltura e all’Assessore agli Affari Generali i Consiglieri regionali del Gruppo Pd Mario Bruno, Pietro Cocco, Luigi Lotto e Antonio Solinas chiedono quali siano le motivazioni che ostacolano la nomina del Direttore Generale dell’Agenzia Agris Sardegna e quali problematiche impediscono la normale operatività del Dipartimento di Ricerca delle Produzioni Animali (DiRPA) soprattutto nel contesto attuale che è notoriamente di grave sofferenza del comparto lattiero-caseario ovino.
I Consiglieri Regionali del Pd evidenziano, nel documento presentato, come l’Agenzia Agris da molti mesi svolge le sue funzioni in condizioni di instabilità e precarietà programmatiche dovute alle limitate competenze e funzioni del Commissario Straordinario rispetto a quelle riservate dalla legge al Direttore Generale. Purtroppo le conseguenze di questa instabilità e precarietà si scaricano, oggi, in una cattiva gestione dell’Agenzia – che peraltro nel corso degli anni ha raggiunto uno straordinario livello di eccellenza per quanto riguarda le produzioni ovicaprine – pregiudicando la possibilità di dare un deciso sostegno e un importante contributo a tutta la filiera colpita da una crisi particolarmente drammatica.
«Alla Giunta regionale chiediamo inoltre – hanno dichiarato i Consiglieri del PD – di conoscere le procedure formali adottate dal Commissario straordinario per verificare l’opportunità operativa di procedere al trasferimento di personale impegnato in diversi programmi di ricerca, sottraendolo al DiRPA in un momento particolarmente difficile e il perché della forte insoddisfazione di tutto il personale adibito a compiti di ricerca che, stante le segnalazioni delle organizzazioni sindacali, trova difficoltà nella realizzazione delle attività istituzionali».
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