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Sara Alivesi 12 maggio 2011
3,5mln di metri cubi, occhio agli emendamenti
Sono questi i numeri delle nuove cubature desumibili dall'insieme di tutti gli emendamenti. Un vero e proprio stravolgimento del Piano Urbanistico Comunale presentato dai tecnici. L'intera seduta consiliare di mercoledì trasmessa in diretta web sul Quotidiano di Alghero


ALGHERO - Tre milioni e mezzo di metri cubi. Sono questi i numeri delle nuove cubature desumibili dall'insieme di tutti gli emendamenti presentati in Consiglio comunale (dati approssimativi) ed evidenziate in Aula da una relazione dell'assessore all'Urbanistica Maurizio Pirisi. Un vero e proprio stravolgimento del Piano Urbanistico Comunale presentato dai tecnici. La seduta prende l'avvio con la volontà espressa da Vittorio Curedda dell'Opposizione di riunire i capigruppo e decidere un proseguo lineare dei lavori. Non prima di ricevere i chiarimenti dell'assessore all'Urbanistica, Maurizio Pirisi, che indica all'Aula - per una maggiore chiarezza - una classificazione degli emendamenti in tre categorie: le modifiche su regolamenti e norme generali ma che non incidono sulle volumetrie; le modifiche che al contrario vanno ad interessare gli indici; e, infine, le correzioni materiali.

Si inizia: il Presidente Antonello Muroni dà la parola a Giancarlo Piras, capogruppo del Popolo delle Libertà, che illustra il maxi emendamento del suo partito con due punti centrali. Viene chiesto di portare l'indice volumetrico per abitante da 150 a 180 metri cubi (tradotto significa più volumetrie) e di aumentare la cubatura nelle zone B. Nelle Zone B1 a.1, per intenderci il centro urbano escluso il centro storico, per il settore ricettivo viene avanzata la proposta di portare i 5 metri cubi previsti al metro quadro a 6. Nelle zone B 1 a.3, aree B3 di PRG, l'aumento da 3 a 4 metri cubi al metro quadro (sempre per le strutture ricettive). Anche nelle altezze i pidiellini chiedono la modifica da 10 a 12 metri (un piano in più), così come nei distacchi dal filo strada, stravolgendo la tipologia originaria. Sempre per quanto riguarda le elevazioni, è da evidenziare la richiesta, per le zone B1 a.1 e B1 a.2, della modifica dell'altezza massima consentita raggiungendo una volta e mezzo la larghezza della strada (era pari alla larghezza).

Il Dirigente dell'Ufficio di Piano, l'Ing. Antonio Era ha dato parere favorevole a quanto proposto dal Pdl, si tratta di un giudizio tecnico-normativo e non vincolante rispetto alla successiva votazione. A seguire una carrellata di emendamenti da parte dell'Udc e letti in aula dal capogruppo Francesco Sasso. Al posto di un maxi, gli scudocrociati ne leggono una sfilza tutti uguali nella sostanza ma cambiando solo le aree di destinazione dei vari progetti guida in alcune zone B e numerose C, ossia in espansione (ad esempio Sant'Anna, Mont'Agnese, Caragol, etc.). La richiesta è l'aumento dell'indice da 0,6 a 1,5: due volte e mezzo in più rispetto alle disposizioni dei tecnici nel Puc. Parere favorevole con riserva dall'Ufficio del Piano (Comune) che deve valutare la fattibilità.

Non si ferma l'Udc che chiede il mantenimento del Piano particolareggiato delle zone B1 e B2 (quello vigente) rispetto a ciò che prevede in quelle stesse aree il nuovo Puc, ossia indici volumetri inferiori. Un impatto stravolgente che potrebbe mettere in crisi l'impianto del progetto. Non è favorevole per quest'ultimo punto Era tra l'insofferenza degli scudocrociati che si vedono "bocciare" la maggior parte degli emendamenti. Da segnali di fastidio si passa alle urla dell'Opposizione che subisce la contrarietà dell'Ufficio del Piano sui due emendamenti "bandiera" presentati congiuntamente da Alghero Viva e Partito Democratico. Al contrario del Pdl la riduzione del metro cubo ad abitante da 150 a 100, e la destinazione all'edilizia agevolata di volumetrie e non aree (come richiesto dall'Udc: 50% nell B2 e C3). In altre parole appartamenti già realizzati che il Comune acquisterebbe direttamente dal costruttore, a prezzi non gonfiati, dunque, da un mercato immobiliare "drogato" da molti anni.

Sfavorevole sulla base di considerazioni tecniche l'Ufficio che rappresenta l'amministrazione comunale e la bagarre che scoppia in aula tra le urla di Di Nolfo e Scala che rivendicano un giudizio apolitico da parte dell'organo. Il primo dei due consiglieri chiede anche la partecipazione dei cittadini nei progetti che riguarderanno il pubblico e ad una considerazione a bassa voce del compagno del Pd, Franco Calvia, gli evidenzia che «questa è la sinistra», forse riprendendo un commento dello stesso Calvia che aveva giudicato il Puc dei tecnici «eccessivamente di sinistra». Forse a parlare di aree e zone in consiglio si sono perse anche le tracce degli schieramenti. Le dinamiche, dunque, si stanno delineando all'interno delle stesse coalizioni e saranno ancora più chiare nella prossima seduta (venerdì 13 ndr) quando scenderà in campo l'uomo dagli 81 emendamenti, l'ex Pdl Gianni Cecconello, in rotta con l'esecutivo.
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