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Oristano NewsnotiziealgheroPoliticaUrbanistica › Puc atto 5°: Rivoluzione Calvia. Di Nolfo al sociale
Sara Alivesi 19 maggio 2011
Puc atto 5°: Rivoluzione Calvia
Di Nolfo al sociale
Prosegue la lettura degli emendamenti in Aula. Spazio al centro-sinistra: Franco Calvia rompe con il Pd che si dissocia dalle sue richieste; Gavino Tanchis e Valdo Di Nolfo


ALGHERO - L'illustrazione degli emendamenti nella nuova settimana di Piano Urbanistico Comunale è proseguita mercoledì con il centro-sinistra (salvo due nel finale del Pdl). Inizia Franco Calvia, consigliere del Pd, ma dal quale - dopo la lettura dei testi - tutto il resto del partito si è ufficialmente dissociato. Infatti, se non fosse che l'esponente del Partito Democratico sieda (ancora) dalla parte sinistra dell'Aula, riservata appunto all'opposizione, i suoi emendamenti potrebbero tranquillamente riferirsi agli schieramenti opposti, per contenuti e richieste.

Entrando nel merito, Calvia chiede il mantenimento del piano particolareggiato nelle zone B1 e B2 - come richiesto dall'Udc - così come a Fertilia e nel centro storico. Parere contario da parte dell'Ufficio del Piano, così come era accaduto per Sasso (capogruppo cittadino dell'Udc ndr) e compagni. Per le zone E chiede di rifarsi alle direttive regionali per le aree agricole che prevedono il lotto minimo di un ettaro e un indice di fabbricabilità dello 0,03 metri cubi al metro quadro; stavolta l'assonanza è con gli emendamenti del Popolo delle Libertà.

Aumenti di volumetrie da una parte e tagli dall'altra per Calvia, ma solo per quelle aggiuntive previste nel Puc per la riqualificazione delle strutture alberghiere extraurbane nelle zone F. Andando avanti nella mole consistente (e ancora non conclusa) delle proposte del consigliere si trova la vera novità "calviana", la sottozona. Un'area di circa 50 ettari (superiore al quartiere della Pietraia ndr) da creare nella zona C, compresa nella grande fascia olivettata ai margini della città, che va dal Calabona fino al Calich. La sottozona si chiamerebbe C3, prevede lotti da mille metri quadrati con superfici edificabili che non potranno superare i 100 metri quadri; tradotto oltre 100mila metri cubi di cemento di "edilizia in economia" (ma che significa??). L'avranno capito i tecnici del Comune che gli hanno conferito un parere favorevole con riserva di fattibilità.

Gli emendamenti del compagno di partito, Gavino Tanchis, rispondono alla volontà di accorpare l'approvazione del Puc a quella del Pul, il Piano Utilizzo dei Litorali; questione già affrontata e "bocciata" in un'interrogazione dello stesso consigliere di qualche tempo fa. Parere contrario per tutti sulla base della motivazione «che il Pul è uno strumento autonomo e non è corretto inserire un richiamo al Puc non ancora approvato». «E se fosse pronto il Pul, "tecnicamente", potrebbe essere contestualmente approvato con il Puc?» chiede Tanchis ad Era. Risposta affermativa nel caso, appunto, il Piano dei Litorali fosse disponibile. E lo sarebbe stato secondo le rassicurazioni dell'assessorato competente - è il commento sarcastico dell'esponente del centro-sinistra.

Diritto alla casa e servizi per i cittadini: sono i due dogmi emersi dagli emendamenti di Valdo Di Nolfo, l'unico consigliere di Alghero-Viva, movimento politico di minoranza. Come era già stato richiesto per le zone B, Di Nolfo estende alla zone di nuova espansione le cubature per l'edilizia sociale. Al posto delle superfici sulle quali costruire i palazzi - per i quali gli enti pubblici hanno sempre meno soldi da investire - il Comune, in permuta rispetto all'area concessa agli imprenditori, riceverebbe il 25% degli immobili già realizzati: parere sospeso e da riverificare.

L'altra rivoluzione di Alghero-Viva riguarda lo smantellamento del progetto-guida di Maria Pia: al posto di 100mila metri cubi di volumetrie con destinazione turistico-ricettivo, un grande parco sportivo con 4mila metri cubi per soddisfare le pertinenze alle strutture sportive stesse, gli spazi culturali, ambientali e di ristoro. A proposito di sport, Di Nolfo chiede anche il limite dei posti letto del progetto sul campo da golf, da 300 a 50, e rigorosamente collegati alla struttura. Una grande zona di servizi, il giovane consigliere, la individua a San Giovanni: nessun altro albergo come nel progetto del piano; piuttosto una maxi area per sosta, parcheggi e verde attrezzato con spazi ristoro e una capacità volumetrica di 1500 metri cubi, rispetto ai 23mila progettati. | GIANCARLO PIRAS | FRANCESCO SASSO | GAVINO SCALA | VALDO DI NOLFO | GIANNI CECCONELLO
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