La decisione del Coni di sospendere il campionato italiano di calcio e tutte le altre manifestazioni sportive del nostro Paese per il dramma di Giovanni Paolo II non ha precedenti in Italia in coincidenza con la scomparsa o l´agonia del Papa
ROMA - Il Coni ha deciso di fermare tutto lo sport italiano in programma nel fine settimana per le condizioni di salute di Giovanni Paolo II. La giornata di campionato di serie A verrà probabilmente recuperata il 20 aprile. Lo spettacolo deve continuare. "The show must go on". E´ così che lo sport si è quasi sempre comportato in coincidenza con i grandi lutti che hanno caratterizzato la storia dell´umanità. La decisione del Coni di sospendere il campionato italiano di calcio e tutte le altre manifestazioni sportive del nostro Paese per il dramma di Giovanni Paolo II non ha precedenti in Italia in coincidenza con la scomparsa o l"agonia di un Papa. Gli unici casi di giornata di serie A non disputata sono due. Il primo risale al 29 gennaio 1995: Vincenzo Spagnolo, giovane tifoso genoano, fu ucciso a Marassi prima di Genoa-Milan, la partita fu rimandata al 15 febbraio e la domenica successiva i campionati di tutte le categorie nazionali furono sospesi.
Il secondo, per un motivo ben più miserevole come la questione dei diritti televisivi, è del 2002: la prima giornata non si giocò e venne posticipata di circa due mesi, al 6 novembre. Solo le due guerre mondiali hanno fatto completamente fermare lo sport nei paesi interessati dagli eventi bellici, anche se per esempio la serie A durante il secondo conflitto mondiale andò avanti fino a 1943 inoltrato. Nemmeno l´attentato alle Torri Gemelle dell´11 settembre 2001 è bastato a fermare lo sport al di fuori degli Stati Uniti. La Champions League giocò addirittura la sera stessa, poi l´Uefa fece marcia indietro a causa delle critiche piovutele addosso da ogni parte del globo e le partite del giorno successivo vennero rimandate. Il Gran Premio d´Italia a Monza, in programma cinque giorni dopo, si disputò regolarmente in un clima irreale e nemmeno il grave incidente occorso ad Alex Zanardi in una gara di Formula Cart in Germania il giorno prima della corsa brianzola ne determinò il rinvio. Tutto questo per dire che lo sport va avanti per la sua strada indipendentemente da quanto succede nel mondo.
La sospensione delle manifestazioni sportive per l´agonia di Giovanni Paolo II è quindi un evento eccezionale in omaggio a un pontefice, tra l´altro amante dello sport, che è stato, è e sarà straordinariamente importante per tutta l´umanità.
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