Stefano Idili
31 maggio 2005
Denuncia a Tedde contro l’immondezzaio di Porto Ferro
Nel documento inviato è stata redatta una richiesta di urgente bonifica ambientale in relazione alla discarica abusiva (imballaggi, detriti vari, mobili, ecc.) che sorge indegnamente in località Planu de Tres Elighes nel Comune di Alghero

ALGHERO – Importante denuncia contro l´ennesima discarica a cielo aperto. Da anni oramai quando ci si reca al mare nella spiaggia di Porto Ferro, turisti e indigeni, si imbattono nel penoso spettacolo che si trova dopo alcuni metri dall’ingresso principale, nei pressi del punto ristoro situato nella pineta. Oramai è terribile consuetudine che le zone attigue ai cassonetti diventino dei depositi di rifiuti di ogni genere. Due associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico, che con grande impegno si occupano di problemi ambientali in tutta l’isola, hanno inviato una nota ufficiale del 28 maggio 2005, alle pubbliche amministrazioni competenti ed alla Magistratura. Nel documento è stata redatta una richiesta di urgente bonifica ambientale in relazione alla discarica abusiva (imballaggi, detriti vari, mobili, ecc.) che sorge indegnamente lungo la strada che conduce alla Torre Bàntine Sale, sulla splendida Baia di Porto Ferro, in località Planu de Tres Elighes nel Comune di Alghero. Il dottor Stefano Deliperi, portavoce delle associazioni ambientaliste, nella missiva, inviata anche al Sindaco Marco Tedde, sottolinea che la discarica abusiva di detriti vari si trova in un area tutelata con speciale vincolo paesaggistico ed è contigua al Parco di Porto Conte dove per legge «sono vietate … le attività e le opere che possono compromettere la conservazione del paesaggio e degli ambienti naturali, con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat» ed inoltre si trova nel sito d’importanza comunitaria “Lago di Baratz – Porto Ferro” che ai sensi di una direttiva comunitaria è soggetto ad importanti vincoli sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, della fauna e della flora. Ma in ogni caso, come lo stesso Deliperi sottolinea, l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati dall’art. 14 del decreto legislativo n. 22/1997 ed deve essere il Sindaco competente, in questo caso quello di Alghero, che dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. In conclusione le associazioni ambientaliste chiedono vivamente che vengano presi dei provvedimenti per la bonifica ed il ripristino ambientale della zona e l’invio di una copia dei documenti redatti. E soprattutto, al fine di evitare ulteriori scarichi incontrollati di rifiuti, Deliperi segnala l’opportunità di realizzare adeguata recinzione dell’area una volta ultimata la bonifica. Ma nel frattempo la situazione di quell’area è portata a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria affinchè possa valutare, visti gli opportuni accertamenti, di mettere in atto eventuali estremi penalmente rilevanti.
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