L’assessore allo sport traccia un primo bilancio sulla stagione sportiva algherese che volge ormai al termine
ALGHERO - «Lo sport ad Alghero? È in buona salute». Antonello Muroni non ha dubbi. «Tanto è stato fatto e ancora molto c’è da fare» conferma l’assessore. «L’importante è continuare a dare risposte a concrete a tutti». Per il resto le conferme arrivano dai successi ottenuti, anche a livello nazionale, dagli atleti algheresi.
Assessore, mancano due verdetti importanti: i play off promozione dell’Alghero Calcio e delle formazioni maschili di basket. Si può comunque fare un primo bilancio sulla stagione sportiva algherese?
«Sì. E non può che essere positivo. Difficilmente si potevano ripetere i successi ottenuti lo scorso anno ma tutte le società, in tutte le discipline, si sono comportate molto bene. A prescindere dai buoni risultati l’aspetto più importante è la crescita dei settori giovanili. Sono la linfa delle squadre maggiori. Senza dimenticare l’aspetto fondamentale che lo sport giovanile ricopre anche dal punto di vista sociale e formativo. L’educazione allo sport in città è in crescita e ciò grazie a chi opera in questo settore e mette a disposizione dei giovani il proprio bagaglio culturale e sportivo».
Eppure le difficoltà non sono mancate. Molte società hanno accusato la mancanza di finanziamenti adeguati.
«È un tasto dolente che colpisce tutto il Paese e quindi anche le società algheresi. A certi livelli i tagli sono evidenti. Calcolabili addirittura nell’ordine del 30 per cento. Come amministrazione comunale cerchiamo di intervenire dove possibile ma non possiamo certo pensare di risolvere, noi da soli, il problema. Senza il lavoro gratuito di dirigenti la situazione sarebbe davvero complicata. È fondamentale non mollare e garantire continuità ai settori giovanili. Presto apriremo uno sportello fiscale a cui le società, ma soprattutto le imprese che vorranno sponsorizzare le squadre cittadine, potranno rivolgersi per avere informazioni su eventuali agevolazioni. Spesso molti strumenti di sovvenzioni e molte possibilità di finanziamento non sono prese in considerazione proprio per mancanza di informazione».
Dai problemi economici a quelli che riguardano le infrastrutture il passo è breve. Gli appassionati di basket dovranno andare in trasferta per vedere le ragazze della Mercede?
«Se la società non otterrà un’altra deroga dalla federazione, le ragazze dovranno disputare almeno l’avvio della prossima stagione a Olmedo o a Porto Torres. La palestra di via Pacinotti è nata come struttura scolastica eppure l’amministrazione ha fatto di tutto per consentire alla Mercede femminile di disputare nell’impianto il campionato di serie A2. Purtroppo è impensabile allargare la struttura mentre invece siamo pronti a portare in giunta un progetto per l’allargamento del palazzetto della Cunetta. La struttura salirà a una capienza di circa 700 posti».
Altri lavori in corso?
«Per il resto partiranno presto i lavori per la copertura della tribuna centrale del campo sportivo Mariotti e quindi l’allestimento di un impianto di illuminazione adeguato. C’è in progetto anche la costruzione di nuovi spogliatoi sotto la tribuna. Ma come amministrazione stiamo lavorando anche per altre opere. Non bisogna dimenticare che dopo 17 anni sono ripresi e proseguono a buon ritmo i lavori della piscina comunale e presto sorgerà in via Liguria un bocciodromo coperto. Per ultimo ricordo il rifacimento in erba sintetica del campo di Santa Maria La Palma. Un chiaro segnale della nostra attenzione anche per le borgate».
Dal calcio al rugby, dalla pallavolo al baseball, dal basket alla vela senza poi dimenticare le altre discipline individuali come judo e nuoto. Ad Alghero si praticano tutti gli sport?
«Sì la città ha un ottimo tessuto sportivo. A ciò contribuiscono senza dubbio le peculiarità del territorio che consentono anche la pratica di discipline considerate minori. Per quanto ci è possibile cerchiamo di diffondere la passione per lo sport già a scuola. Quest’anno abbiamo portato avanti il progetto “Il gioco, la palla e il nuoto in cartella”, un modo per fornire gli strumenti per fare attività motoria e far conoscere ai ragazzi le discipline sportive. Un’esperienza che ha dato buoni risultati e che ripeteremo anche l’anno prossimo».
Nella foto: Antonello Muroni
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