Red
22 giugno 2013
Il comitato InBosa chiede il parco
Il neonato comitato invita tutte le forze politiche, le associazioni, i comitati e i semplici cittadini a riflettere e discutere sull´istituzione di un parco nel territorio

BOSA - Nasce sul Temo il comitato "InBosa", una iniziativa di informazione indipendente e chiede l'istituzione di un parco nel territorio di Bosa. Di seguito ecco l'appello integrale recapitato ai cittadini e alle istituzioni.
A Bosa abbiamo tutti i vincoli di un Parco ma non ne abbiamo i vantaggi. I vincoli sono ben noti: SIC, ZPS, Vincolo Idrogeologico... i vantaggi anche: il marchio, i posti di lavoro, una gestione complessiva del territorio, leggi istitutive con dotazioni finanziarie e fondi comunitari. Forse non tutti sanno che... solamente il nome avrebbe una eco enorme nel panorama turistico internazionale, attirando durante tutto l'anno una grande e continua moltitudine di visitatori (scuole, studenti, turisti, studiosi e naturalisti). Potrebbero essere utilizzati fondi specifici per il miglioramento dell’ambiente anche da parte di coloro che già operano in campagna e nel mare. Avere un parco significa che ciascun cittadino si può addentrare in un territorio completamente naturale e ben organizzato, significa anche lavoro per gli organizzatori, per le aziende agricole, ricettive ed enogastronomiche, che possono svilupparsi nella zona con più forza, per i promotori di escursioni ippoturistiche o faunistiche o ancora volte alla scoperta delle numerose miniere della zona, lavoro per chi vuole proporre bici, trenini, bus o mezzi che portino all'esplorazione del nostro meraviglioso territorio, lavoro per le guide turistiche esperte nei più disparati percorsi, per chi realizza le opere e chi si occupa della manutenzione dei percorsi. E ancora tante altre cose. E' giunto il momento di chiederne a gran voce la formale ed effettiva costituzione. In molti a Bosa si sono pentiti di non averlo accettato tanti anni fa (ma forse lo si era vissuto come un’imposizione calata dall’alto!). Oggi pensiamo che sarebbe l'unico modo per preservare il territorio dalla speculazione e allo stesso tempo innescare una positiva svolta per la promozione turistica, la politica ambientale, la situazione lavorativa. C'è lavoro e lavoro, d'altronde. Al contrario della proposta di Condotte spa, che produrrebbe cantieri per pochi anni e in gran parte non destinati alle imprese bosane, ma sperperando preziose risorse paesaggistiche, un parco naturalistico garantirebbe il rispetto del territorio, e nel lungo periodo, alta intensità di manodopera. Il Comitato InBosa, Iniziativa di Informazione Indipendente, annuncia che a breve organizzerà una iniziativa per discutere di questa opportunità. C’è anche di più: un’idea specifica di come dovrebbe essere: ovvero un parco equo e democratico. Equo perché non si spenda 1 per gli operatori e 9 per i progettisti ma semmai il contrario; democratico perché tutte le fasi della sua realizzazione siano discusse e condivise dalla cittadinanza, con la massima informazione e attenzione per le varie attività lavorative, sociali e culturali. InBosa invita tutte le forze politiche, le associazioni, i comitati e i semplici cittadini a riflettere e discutere di questa proposta. Facciamo che un sogno diventi realtà!
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