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S.A. 10:06
Porta a porta a Monte Alto e Prunizzedda
Dall’inizio del 2026 il porta a porta sarà esteso al Monte Rosello Alto e a Prunizzedda Alta: l’ha deciso la giunta guidata dal sindaco Giuseppe Mascia


SASSARI - Rifiuti, all’inizio del 2026 ci sarà il porta a porta anche al Monte Alto e a Prunizzedda Alta «Lavoriamo per estendere a tutta la città questa modalità di gestione della differenziata»
Dall’inizio del 2026 il porta a porta sarà esteso al Monte Rosello Alto e a Prunizzedda Alta. L’ha deciso la giunta guidata dal sindaco Giuseppe Mascia. L’atto d’indirizzo proposto dal vicesindaco e assessore alla Transizione ecologica, Tutela del territorio e Decoro urbano, Pierluigi Salis, affida al settore Ambiente il compito di creare le condizioni affinché la rivoluzione sia indolore per gli abitanti dei due quartieri e per le persone che li frequentano per lavoro, per studio o per altri motivi. L’esecutivo ha affidato agli uffici competenti la predisposizione di una campagna di comunicazione per affiancare gli utenti in questa transizione, facendo sì che le modifiche abbiano una diffusione capillare.

Il primo passo verso il porta a porta integrale – obiettivo dichiarato dell’attuale amministrazione – investirà due rioni confinanti con aree già servite dal porta a porta: l’agro e il quartiere di Luna e Sole. «Procediamo in modo graduale e omogeneo verso un cambiamento che al più presto interesserà l’intero territorio comunale», spiega l’assessore Salis, ricordando che «questa novità interviene ad appalto in corso e perciò comporterà costi aggiuntivi», ma assicurando che «abbiamo individuato i correttivi necessari per creare le economie necessarie a sostenere lo sforzo».
Un’ulteriore modifica è prevista infatti per il sistema di raccolta porta a porta: attualmente è previsto che la raccolta delle lattine avvenga separatamente dagli imballaggi di plastica, mentre da gennaio le lattine dovranno essere conferite con gli imballaggi in plastica. «La scelta di fare questa distinzione solo in alcuni rioni, mentre altrove vengono conferite congiuntamente, non ha prodotto i benefici sperati», dice il vicesindaco. «Oltretutto implica un esborso notevole, al quale non corrisponde un introito di pari entità dai consorzi di filiera – prosegue Salis – i costi per estendere il porta a porta saranno compensati almeno in parte, permettendo all’utenza la raccolta del barattolame insieme alla plastica». Con un altro vantaggio. «Il ritorno della raccolta delle lattine con la plastica anche dove c’è il porta a porta ci consente di fornire informazioni uniformi agli utenti sul corretto conferimento dei rifiuti», sostiene.

Per il Comune quello odierno è un passo importante in attesa del nuovo appalto. Quello attuale, affidato alla Rti composta da Ambiente Italia, Gesenu e Formula Ambiente, scadrà nel 2027. Nonostante i miglioramenti, Sassari non ha raggiunto le percentuali di raccolta differenziata previste dal Piano regionale di gestione dei rifiuti. Per uscire dal cuneo, l’amministrazione Mascia ha apportato continue modifiche alle modalità di raccolta, dichiarando che in prospettiva «estendere il servizio porta a porta a tutta la città è la sola scelta possibile per migliorare le percentuali di differenziata», per usare le parole che il sindaco Mascia ha ripetuto più volte pubblicamente. «L’appalto nuovo si avvicina e non si può coinvolgere ora tutto il territorio comunale – riflette Pierluigi Salis – ma si può procedere per gradi, lavorando anche ai correttivi per evitare incrementi eccessivi della Tari a carico dei cittadini».

Al di là del contingente, «siamo indietro rispetto alla media regionale e al traguardo del 65%», afferma Giuseppe Mascia. «Stiamo lavorando con la società che lo gestisce per migliorare il servizio, mettendo in campo ogni strumento utile per sensibilizzare le persone e le aziende ad assumere abitudini più corrette – aggiunge – e lavorando sulla comunicazione e sulla prevenzione, ma con l’intenzione di essere sempre più inflessibili con chi continuerà a non rispettare le regole». Secondo il sindaco «il porta a porta impegnerà la città in un cambiamento che non può aspettare, dobbiamo migliorare, ognuno può e deve fare uno sforzo in più, solo così negli anni si vedranno i risultati».
Il vicesindaco è altrettanto esplicito. «Le difficoltà del sistema di raccolta dei rifiuti sono uno dei primi temi trattati con gli uffici dopo l’insediamento – spiega Salis – già da subito ci siamo adoperati per prevedere più controlli e inasprendo le sanzioni per chi si ostina a non differenziare e a non conferire correttamente». Non solo. «Nel Documento unico di programmazione sono stati inseriti obiettivi strategici importanti e azioni legate alle modalità di raccolta dei rifiuti, che devono essere riviste – conclude – estendendo il porta a porta fino a coinvolgere anche il centro urbano».
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