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Antonio Burruni 25 gennaio 2014
Sartegna Contemporanea: Record di presenze per la prima
Grande successo per l’inaugurazione della mostra dell’artista Stefano Cherchi Articolazioni, primo appuntamento del progetto d’arte e cultura curato dall’algherese Giovanni Corbia


ALGHERO – Nonostante il tempo inclemente,sono stati tantissimi gli appassionati che hanno affollato il “Museo Sa Corona Arrubia”-“Museo Naturalistico del Territorio G.Pusceddu” di Villanovaforru, in occasione dell’inaugurazione della mostra dell’artista Stefano Cherchi “Articolazioni”, primo appuntamento del progetto d’arte e cultura curato dall’algherese Giovanni Corbia, organizzato dall’Asdamt e patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; dalle Province di Oristano, Sassari, Carbonia-Iglesias; dai Comuni scelte quali sedi espositive e dalla Generalitat de Catalunya, Espai Llull de l’Alguer.

Il pubblico è rimasto colpito dalla bravura di Cherchi (artista famoso perché crea sull’intonaco) nell’utilizzo della materia e dei colori e dall’allestimento secondo standard internazionali, con istallazioni fatte da una serie di totem alti due metri e con opere molto grandi (2,50m per 1,90m), sviluppando argomenti sociali molto sentiti, come il femminicidio, la ludopatia e l’arrivismo (ben illustrato nell’opera “Escalation”.

La mostra di Cherchi resterà visibile per un mese nella struttura, che venerdì 7 febbraio vedrà l’inaugurazione della mostra dell’artista Marco Pili (secondo appuntamento con Sartegna Contemporanea) e venerdì 21 quella dell’algherese Sergio Bolgeri (appuntamento numero 3).

Il direttore del Museo Sa Corona Arrubia Paolo Sirena, in linea con il progetto di promozione del territorio, ha deciso che l’accesso a tutte le inaugurazioni sarà gratuito, mentre, negli altri giorni, l’ingresso nella struttura costerà 6 euro e darà la possibilità di visitare cinque mostre ospitate da altrettante sale, oltre alle permanenti relative alla “Collezione di Giochi Antichi” ed ai padiglioni “Antropico” (sezioni “archeologica” ed “etnografica”), “Faunistico” e “Botanico” (con la “Micoteca”, la “Xiloteca” e l’“Erbario”).

Nella foto: Un momento dell'inaugurazione
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