Replica del Sindaco Scarpa alla nota diffusa ieri dalla Provincia di Sassari sulla decisione del Comune di pignorare le somme dovute per l´utilizzo dell´area in cui è stato costruito il Liceo scientifico
PORTO TORRES - All’indomani della risposta della Presidente della Provincia Alessandra Giudici sulla decisione del Comune di Porto Torres di notificare l’atto di pignoramento relativo alle somme dovute, dalla stessa Provincia per l’utilizzo dei terreni comunali in cui è stato costruito il Liceo Scientifico, arriva la replica del Sindaco Scarpa. «Spiace che un’istituzione autorevole e prestigiosa quale la Presidenza della Provincia divulghi informazioni quantomeno inesatte su un tema tanto delicato. In primo luogo il Comune di Porto Torres non ha mai pignorato l'edificio scolastico in cui si trova il Liceo Scientifico e tantomeno ha mai pensato che sia possibile anche solo sul piano giuridico metterlo in vendita. E’ oltretutto fuori luogo pensare o far pensare che dal recupero di un credito tra enti possa derivare la chiusura di una scuola. Contrariamente a quanto affermato dalla Provincia, i nostri alunni e le nostre famiglie possono stare tranquilli».
Così il sindaco Beniamino Scarpa replica alla nota diffusa ieri dalla Provincia di Sassari. «Per evitare inutili allarmismi e una cattiva informazione sarebbe stato sufficiente leggere gli atti notificati dal Comune alla Provincia, dai quali si evince chiaramente che il Comune di Porto Torres è creditore della Provincia di Sassari, in base ad una sentenza passata in giudicato, di poco meno di tre milioni di euro. Per ottenere il pagamento del dovuto – aggiunge Beniamino Scarpa – abbiamo richiesto il pignoramento di tali somme di denaro presso la banca che gestisce la Tesoreria della Provincia». Il sindaco di Porto Torres ricorda «che da mesi inseguiamo inutilmente la definizione amichevole della controversia, ma di fronte ai nostri numerosissimi, inutili, solleciti, anche scritti e che posso documentare, ed al comportamento dilatorio della Provincia non ci è restato altro da fare che procedere al pignoramento. Voglio ricordare che la sentenza era provvisoriamente esecutiva e quindi azionabile da oltre dieci anni e che nessuna amministrazione comunale prima della mia si era mai concretamente mossa al riguardo. Naturalmente da parte mia e dell’Amministrazione Comunale non c’è nulla di personale verso la Presidenza della Provincia, né verso l’Amministrazione Provinciale, con la quale coltiviamo ottimi rapporti di leale collaborazione istituzionale».
Beniamino Scarpa sottolinea che «la nostra iniziativa giudiziaria costituisce solo la doverosa tutela delle ragioni della comunità portotorrese. Con quelle risorse infatti potremo, ad esempio, sistemare le strade cittadine, garantire più efficienti servizi alle nostre famiglie e forse perfino ridurre l'imposizione fiscale a cittadini e imprese. Infine, dispiace che si tenti di ridicolizzare la vicenda ricorrendo alle battute. Forse non si è ben compreso che per le condizioni in cui si trova la mia comunità c'è veramente poco da ridere. E dispiace che la Presidenza della Provincia ricostruisca in maniera scorretta, e non veritiera, l'accaduto in relazione al fallito tentativo di transazione, su cui parlano i documenti. La cosa più importante e più urgente – conclude il sindaco – è che l’ente provinciale paghi al Comune le somme dovute».
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