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Oristano NewsnotiziealgheroAmbienteInquinamento › Preoccupazione elettrosmog ad Alghero, residenti in rivolta. L´amministrazione getta acqua sul fuoco
Pierpaola Pisanu 30 dicembre 2005
Preoccupazione elettrosmog ad Alghero, residenti in rivolta
L´amministrazione getta acqua sul fuoco
«Tutti gli studi finora effettuati dagli organi competenti sono estremamente confortanti», si legge in una nota del comune in cui viene assicurata un’azione constante di monitoraggio sul funzionamento degli impianti


ALGHERO - In testa alla rivolta dei residenti di via Don Minzoni dove sta sorgendo l’antenna per telefonia mobile, Salvatore Serra, a nome di Sardigna Nazione, denuncia l’inquinamento olfattivo che deriva per la presenza costante di un gruppo elettrogeno in attività fin dalle sette del mattino. «E’ intollerabile che la gente che abita qui debba subire non solo il rumore ma soprattutto l’odore, del motore attivo dalle 7 del mattino fino alle 22 la sera», protesta Serra. Dal canto suo l’amministrazione comunale replica in merito ai timori per conseguenze derivanti dalle onde elettromagnetiche. Su questo filone della polemica da Sant’Anna dichiarano di aver condiviso le stesse preoccupazioni dei cittadini fino a quando non si è avuta, la certezza sulla ininfluenza degli impianti installati in città sulla salute pubblica. «Tutti gli studi finora effettuati dagli organi competenti sono estremamente confortanti», si legge in una nota del comune in cui viene assicurata un’azione constante di monitoraggio sul funzionamento degli impianti per garantire la tutela della salute pubblica in ogni momento. Dai rilievi effettuati dal Presidio Multizonale di Prevenzione della Asl, emerge che i valori registrati dalle emissioni non sono mai stati superiori, nella punta massima, a poco più di un sesto di quanto prevede la legge nazionale che fissa la soglia massima di esposizione a 6 volt/metro, in luoghi dove la permanenza della popolazione è superiore alle 4 ore giornaliere. «Valori inferiori di gran lunga alla soglia precauzionale imposta dalla legge italiana, particolarmente severa se confrontata a Paesi come Francia, Germania e Regno Unito, dove si arriva anche a 58 volt/metro», evidenziano da Sant’Anna. Un altro dettaglio riguarda il parametro di riferimento che la legge prevede venga preso in considerazione: ovvero il livello medio di esposizione, rilevato con una centralina ogni 6 minuti. In quasi tutti i casi questo segnala 1-1,03 volt/metro. In particolare, le zone monitorate dal Pmp sono state quella di via delle Baleari, ( minimo 0,6, medio 1,02, massimo 1,3 ); via Kennedy ( minimo 0,5 massimo 0,6 ); Hotel Catalunya ( minimo 1,1 massimo 1,7 ) via Verdi ( 1,6 massimo ) località Ungias ( 0,3 massimo ).

Nella foto l´installazione della nuova antenna per la telefonia mobile
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